94. Altissimo

Creato il 09 agosto 2011 da Fabry2010

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- Ciechi! Siete ciechi!
Questo è il migliore di tutti: Ismail è incantato di fronte all’edificio che sembra un castello luminoso, alla piscina in cui si riflettono i colori, al giardino traboccante di piante di ogni foggia.
- Fino a quando dovrò sopportarvi! Assetati di sesso e di potere, schiavi del denaro e del successo!
Le sale lussuose sono separate da archi di pietra o in vetro.
- Neanche uno, dico, neanche uno si è accorto che il tempo stringe e c’è un limite alla pazienza dell’Altissimo!
Ma lui, si sa, è innamorato delle camere da letto: questa è a due piani, il più alto con l’angolo salotto, il più basso con l’alcova protetta da un baldacchino stile antico.
- Possibile che nessuno sia disposto a lottare per la giustizia che può nascere solo dall’offerta della vita?
No, è innamorato di lei: come mai è così impetuosa, questa notte? Che cosa l’ha eccitata fino a questo punto?
- E’ ora di svegliarci, di opporci a ogni potere che mortifichi la dignità dell’uomo e della donna, di occupare gli spazi rubati all’esistenza vera della gente.
Perché gli si stringe contro con più forza, come volesse possedergli l’anima?
- Guardate le vostre giornate: sono degne della pienezza a cui siete destinati? O strisciate da un impegno all’altro sperando di non essere inghiottiti dal nulla troppo presto?
Perché lo bacia come se volesse soffocarlo e con la lingua sembra sradicargli il cuore?
- Non vi accorgete delle vittime che l’odio e il cinismo mietono ogni giorno, dei bambini che muoiono, delle donne violentate, dei poveri lasciati sul bordo della strada?
Perché vuole costringerlo a esplodere al più presto, come se ciò che le importasse non fosse che la fine?
- Avete mai provato a commuovervi per una lacrima che scende, a indignarvi per un ghigno crudele di fronte all’innocenza?
Perché ricorda quella volta che suo padre lo trascinò sul sentiero polveroso prendendolo a calci per la rabbia?
- Ciechi! Aprite gli occhi, prima che sia troppo tardi!
O quando portò in albergo la ragazza chiamata dal sergente e lei pianse per tutto il tempo che fecero l’amore?
- Decidetevi a respingere gli obblighi a cui vi costringono ogni giorno, trovate il tempo di amarvi, di guardarvi negli occhi, non svendete l’anima al primo ciarlatano che si offre di comprarla!
O la volta che si chiusero in cabina con la compagna di classe e lui era disgustato dal sapore amaro della sabbia?
- Non lasciatevi sottrarre la delicatezza e l’attenzione, non siete nati per farvi imbalsamare!
Che cos’hai, Avigail, perché hai smarrito il sorriso e nella bocca sento un veleno sconosciuto?
- Alzatevi, spezzate le catene! Liberate la vita, prima che l’ultimo sussulto anneghi in mezzo al fango!
Possibile che l’unica esplosione, oggi, sia quella del mitra che sventaglia all’impazzata, l’unico gemito quello della gente che cade raggiunta dai proiettili, e l’unico segno di vita quello degli occhi di Yehochoua che si tingono di rosso, prima di chiudersi sotto il Muro Occidentale che adesso sembra altissimo, infinito?



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