
Da pollice verde a sega verde il passo è breve. A farne le spese i maestosi tigli di Via Ariosto prospicienti la nuova costruzione social-popolare. La loro colpa è che la costruzione, sforando il progetto o perlomeno l'immagine con la quale il progetto è stato presentato ai cittadini, è troppo prossima agli alberi stessi.

Il falso "ideologico" è evidente, un primo sindaco, Giuseppe Cerri, aveva assicurato l'incolumità degli alberi, un secondo Sindaco, Mario Cantini, aveva ripulito l'area attorno dai vecchi edifici (Case Nuove) per dare il via dopo un paio d'anni alla costruzione. L'ultimo Sindaco taglia gli alberi. Questa è la storia di quelli che fanno fessi i cittadini.



E poi ci sono quelli che non gli importa nulle delle piante ma già si assegnano gli appartamenti "dal lato del sole" nel ricordo dei paesi lontani.