95° Giro D’Italia 17^ Tappa: Joaquin Rodriguez vince a Cortina e rimane Maglia Rosa

Creato il 24 maggio 2012 da Postscriptum

Joaquin Rodriguez, spagnolo della Katusha, vince la tappa da Falzes a Cortina d’Ampezzo di 186 km e si conferma leader, e batte in volata Ivan Basso della Liquigas e Ryder Hesjedal, canadese della Garmin. Dopo una battaglia tra gli uomini di Classifica, con qualche verdetto, una tappa emozionante.
La tappa comincia subito forte, e ciò non permette di far creare una fuga. Quando parte sono in cinque verso il primo Gpm, di 2^ Categoria verso Passo Valparola al km 72: sono Matteo Rabottini(Farnese), Maglia Azzurra di miglior scalatore, Branislau Samoilu, bielorusso(Movistar), Matteo Montaguti(Ag2r), Josè Serpa Perez, Colombia(Androni Giocattoli) e Kevin Seeldrayers, belga(Astana). Rabottini passa primo e  guadagna punteggio, però il vantaggio sul gruppo è stretto. Lunga discesa e si va verso Passo Duran, 1^ Categoria, con pendenza media dell’8%, e anche qui Rabottini passa per primo. Discesa e si va verso Forcella Staulanza(2ì Categoria) pendenza del 7% ed ecco che Seeldrayeers ci prova, con gli altri che si staccano, ma il gruppo arriva veloce e a 42 km dal’arrivo prende i primi. La Liquigas impone un ritmo veloce, anzi irresistibile per molti: Caruso, Agnoli e Capecchi preparano la vittoria a Basso, che fa selezione. E Roman Kreuziger, ceco della Astana, è il primo uomo di Classifica che si trova in ambasce: arriva in cima a più di 1 minuto e in discesa perde, dove è lì il suo ideale. Infatti il gruppo va verso Passo Giau, salita di 10 km con pendenza dell’11% 1^ Categoria, con punte pure più dure. La Liquigas fa selezione e dopo 3 km di salita Basso prende la testa e spinge, ne mancano 28 all’arrivo. Quindi si staccano Cunego(Lampre) De Gendt, Belga(Vacansoleil), Tiralongo(Astana), Henao(Sky), Failli(Farnese), Tschopp(Bmc), Bruseguin(Movistar) e  pure Gadret(Ag2r) e Nieve(Euskaltel), con Basso, Joaquin Rodriguez, Pozzovivo, Scarponi, Hesjedal(Garmin), Rigoberto Uran, colombia(Sky) che vanno in testa e vanno veloce, e guadagnano secondi su tutti. All’ultimo km, Pozzovivo e Hesjedal replicano e Scarponi(Lampre), che preso dai crampi deve mollare passa a 15″ dai primi. La discesa lunga permette ai cinque di chiudere il proprio distacco, come a Scarponi, che nella prima parte è ancora in crisi, mentre poi torna tutto a posto per lui e recupera 30″ in discesa ai fuggitivi. Un gran obiettivo raggiunto, con i primi che si giocano allo sprint la Tappa: una discesa che si trasforma in spettacolo. Termina a 3 km dall’arrivo, con i sei che si giocano la tappa. Ai 700m dall’arrivo ci prova Scarponi, che poi è chiuso da Joaquin Rodriugez, che scatta ai 200m dopo un allungo di Basso e Hesjedal e va a vincere in Maglia Rosa la tappa, regola gli altri e si conferma favorito. Ottimo Hesjedal, pure Basso ha fatto tanto. Kreuziguer arriva a 11′ e va fuori Classifica, con Gadret e Nieve che arrivano a 1’22″ con Tschopp.
Soddisfatto Joaquin Rodriguez che sembra visibilmente commosso sul podio per una vittoria conquistata esattamente un anno dopo la scomparsa dell’amico  Xavier Tondo(In un incidente, ndr), festeggia il secondo successo di tappa e a Milano manca un giorno (duro) in meno. “Volevo vincere, per farlo ho sofferto tantissimo perchè la Liquigas ha fatto un rimo alto e poi non è semplice sull’ultima ascesa.  Domenica dicevate che avevo fatto un regalo. Bene, vi sbagliavate, io non regalo niente. Il ragazzino (Rabottini, ndr) è stato bravo, punto. Io prendo tutto quello che posso prendere, non ho vinto così tanto nella mia carriera… A Milano – chiude lo spagnolo, 32 vittorie in 12 stagioni da professionista – manca ancora molto: se dovessi darmi una percentuale di vittoria direi il 25% ma se Hesjedal non molla il Giro è suo perché a cronometro è nettamente il migliore”.

Proprio Hesjedal fa polemica con il canadese della Garmin, sempre secondo nella generale, che aggiunge ”Credo che senza dubbio Scarponi sia rientrato su di noi grazie alla scia di una macchina, e questa è una vergogna”. Poi dice: “Ho spinto oltre il limite per restare con i primi, in discesa ho provato ad allungare, più di così non potevo fare”.

Ivan Basso ottimo e generoso, e si scopre pure bravo in discesa ala fine dopo Giau: “Non sono un bravo velocista – scherza il varesino, sempre terzo a 1’22 con 52″ di ritardo da Hesjedal -. Abbiamo cercato di rendere la tappa dura e la squadra è stata eccezionale, come sempre. Questa giornata ha reso l’idea di quel che ci aspetta nel fine settimana. Purito è stato bravissimo, Hesjedal va staccato: non possiamo pensare di portarlo a Milano in questa situazione di classifica”.
Ecco Michele Scarponi: “Ho avuto un po’ di crampi sull’ultima parte della salita e non è stato facile affrontare la discesa con quei dolori così forti su tutte e due le gambe. Poi ho passato il momento difficile e sono rientrato nel finale. E Perché i crampi? Ho sudato parecchio e mi sono idratato non nel modo adeguato per colpa della Liquigas che ha reso la corsa difficile fin da subito. Hesjedal? E’ Un Gran Bel Corridore, io l’ho sempre rispettato. Non è sempre stato così brillante, però non lo abbiamo attaccato. E adesso è lì”.
Domenico Pozzovivo dice: “Ho fatto una buona corsa, ho avuto problemi con il bere per il ritmo alto della gara senza pausa, ma poi tenevo a passare primo sul Passo Giau e finire davanti a tutti”.
Bravo Rigoberto Uran che dice al termine: “Oggi è stato un bel giorno, la condizione c’è. Mancano due tappe che possono fare ancora la differenza. Se potevo scattare? No, il ritmo era troppo alto. Nessuno aveva la gamba per fare la differenza in questa salita”.
Infine Kreuziger:  ”Mai avuta Una giornata così in sette anni di grandi giri – ha detto il Ceco – ho avuto crampi per tanti, tanti chilometri. Il Giro però non è finito, proverò a riscattarmi in qualche modo”.
Domani tappa per velocisti prima di tornare in montagna, San Vito di Cadore(Belluno) a Vedegore(Treviso) di 149 km con lunghi tratti in discesa e un percorso adatto alle fughe, ma Cavendish non vuole mancare certo.

Classifica di Giornata e Classifica Generale da Gazzetta.it:


Maglia Rosa: Joaquin Rodriguez Oliver(Spagna) Katusha
Maglia Azzurra: Matteo Rabottini(Italia) Farnese
Maglia Bianca: Rigoberto Uran Uran(Colombia) Sky
Maglia Rossa: Mark Cavendish(Gran Bretagna) Sky
Classifica a Squadre a Tempo: Movistar 223h 11′ 25″
Classifica a Squadre a Punti: Garmin 268 Punti
Premio Della Combattività: Mark Cavendish(Gran Bretagna) Sky


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