Thomas De Gendt, Belga(Vacansoleil), vince la 20^ decisiva tappa del Giro D’Italia da Caldes Val Di Sole a Passo Dello Stelvio di 219 km, davanti a Damiano Cunego(Lampre) e Mikel Nieve Ituralde(Euskaltel Euskadi), e accorcia in Classifica, con Joaquin Rodriguez che tiene la Maglia Rosa su Hesjedal e Scarponi.
Dopo 22 km comincia una fuga di 12 atleti: ancora Kreuziger(Astana), Amador e Samoilau(Movistar), Matteo Rabottini(Farnese), Frank(Bmc), Damiano Caruso(Liquigas), Stefan Denifl, Austriaco della Vacansoleil, Stef Clement e Jelte Tom Slagter(Rabobank), Serpa, colombiano(Androni Giocattoli), Losada(Katusha), Bono(Lampre), Vandevelde(Garmin), a cui si aggiungono Matteo Carrara(Vacansoleil) e Oliver Zaugg, svizzero(Radioshack Nissan). Molti hanno motivi tattici, farsi trovare avanti dai Capitani sulle ultime rampe, mentre Kreuziger cerca una nuova vittoria e Rabottini i punti della Maglia Azzurra. Il loro vantaggio arriva a 7′, per calare dopo, ma ecco che i primi 98 km vedono tre salite, Passo Del Tonale, 2^ Categoria, Aprica, 3^ Categoria, Teglio, 3^ Categoria, con Matteo Rabottini che passa primo e conquista i punti che servono; intanto Andrea Guardini della Farnese Vini viene escluso dalla Giuria per sfruttare deliberatamente la scia delle ammiraglie, dopo averlo forse fatto già in precedenza.
La corsa procede, e si arriva al tremendo Mortirolo, con 11km media 13% con punte del 25%, su cui scatta Oliver Zaugg, seguito da Carrara, Serpa, Caruso e Kreuziger, che però poco dopo procede regolare, e viene ripreso dal gruppo, che intanto ha abbassato il margine a 3′, con la Liquigas al lavoro assieme a Sky e Garmin. Intanto avanzano Vandevelde e Amador verso Zaugg; ecco che però a 5 km dalla vetta ci prova Joaquin Rodriguez, con la Maglia Rosa chiuso da Ryder Hesjedal(Garmin) e Scarponi(Lampre) per quattro volte. Dal gruppo scattano pure Mikel Nieve Ituralde, spagnolo Euskaltel Euskadi, e Thomas De Gendt, belga fiammingo Vacansoleil, che lotta per un posto in Classifica e Kangert, estone della Astana. Intanto Zaugg arriva in capo al Mortirolo, seguito da Amador e Vandevelde, con gli altri inseguitori dietro e il gruppo a circa 3′. Damiano Cunego intanto scatta verso la discesa che porta a Bormio, e va riprendere De Gendt e Nieve, insieme agli altri. I capitani nel gruppo fermano i gregari in avanti e si fanno tirare fino all’inizio della salita del Passo dello Stelvio, 23 km media 10% con punte del 15% salita molto dura, si arriva a 2758 m di altitudine in mezzo alla neve a bordo strada.
Scattano De Gendt, Nieve, Cunego, Amador e Kangert, con il gruppo che perde terreno visto il rallentamento dei capitani che hanno preferito attendere il ricongiungersi con Caruso, Vandevelde, Losada, e hanno così svantaggio di 5′. Ma De Gendt è a 5’40″ da Rodriguez in graduatoria, e così il belga scatta dopo 7 km di salita, ripreso e ci riprova a quota 2100m, e stavolta, a 12 km dall’arrivo resta solo, dietro c’è Cunego che stacca Nieve. Nel gruppo invece restano in pochi: Joaquin Rodriguez, Ryder Hesjedal, Michele Scarponi, Ivan Basso, Domenico Pozzovivo,Henao Montoya e Rigoberto Uran(Sky), Gadret e Dupont(Ag2R), Ben Hermans(Radioshack Nissan), Gianluca Brambilla(Colnago), Dario Cataldo(QuickStep), Roman Kreuziger(Astana), Tschopp, svizzero scalatore di Bmc. Mentre De Gendt ha un vantaggio di 5′ e rientra in Classifica, nel gruppo si attende e fino a 5 km dall’arrivo, quando scatta Scarponi insieme a Gadret: Hesjedal risponde insieme a Rodriguez fino a 3 km dall’arrivo, quando Basso, Pozzovivo, Rigoberto Uran e gli altri si staccano; intanto Scarponi rilancia e resta solo all’inseguimento, mentre Hesjedal appare in difficoltà con Rodriguez. Thomas De Gendt intanto vede ridurre il vantaggio sull’azione del gruppo a 4′ e poi a 3’40″ sui migliori, e controlla su Cunego e Nieve. De Gendt vince davanti a Cunego a 56″ e Nieve a 2’50″, e Joaquin Rodriguez lascia Hesjedal, riprende Scarponi e arriva a 3’22″, davanti all’italiano a 3’34″ e al ciclista della Garmin a 3’36″, mentre Gadret chiude a 4’29″ davanti a Rigoberto Uran a 4’53″, Sergio Henao Montoya Basso 4’55″, e Pozzovivo 5’39″, Dupont 5’53″, Hermans 7’58″, Brambilla 8’32″ e Kreuziger 9’10″ dal primo. Da segnalare che col piazzamento di oggi Joaquin Rodriguez prende la Maglia Rossa a Mark Cavendish.
Thomas De Gendt a fine gara, che da ottimo a cronometro può sognare a Milano poi: “La salita del Mortirolo era molto pericolosa quindi volevo essere primo in discesa. Poi Carrara ha iniziato ad andare velocissimo, poi Nieve e il suo compagno hanno dato tutto e siamo arrivati a oltre tre minuti. Sia io sia Nieve volevamo la vittoria, poi sullo Stelvio ho sentito ottime sensazioni, anche grazie agli allenamenti che ho fatto in salita, e ci ho provato. Gli ultimi km sono stati difficilissimi, stavo morendo. Se posso vincere il Giro? Non credo di poter vincere con quel distacco. Forse sul podio…”.
Joaquin Rodriguez ora guadagna su tutti ma dice: “So che Ryder è più veloce di me, ha corso come se avesse lui la maglia rosa, per questo ho provato ad attaccarlo nel finale. Prima non abbiamo lavorato perché volevo che Hesjedal mettesse la sua squadra sotto sforzo. Credo che abbia faticato molto ma che abbia comunque fatto una buona tappa. De Gendt è stato grande, però ha fatto tantissima fatica… A Milano dovrò fare la “guerra” con me stesso e perdere meno tempo possibile per sperare nel miracolo di riuscire a vincere questo Giro d’Italia a cui tengo tantissimo”.
Deluso Ivan Basso: “Giornata negativa, che si aggiunge a quella di ieri. Certo, non è andata come mi aspettavo, sul Mortirolo avevo già capito come sarebbe finita. Faccio i complimenti a chi è andato più forte di me”.
Come Andrea Guardini: “La mia esclusione? Ci sono certe situazioni in corsa in cui la macchina deve esserci perché altrimenti è pericoloso. C’è poi da dire che un’ammiraglia davanti nei tornanti danneggia e non avvantaggia. Io però non voglio fare polemiche, accetto la decisione della giuria ma ovviamente non posso condividere”.
Domani giorno verità: ultima tappa con cronometro a Milano di 31 km. Per la tappa favoriti i ciclisti di specialità, ma De Gendt può accorciare ancora, anche se il distacco da Joaquin Rodriguez è importante, ma il belga a crnometro va, come Ryder Hesjedal, che può superare lo spagnolo mentre Scarponi punta a difendere il terzo posto. La forza che è rimasta però può essere più decisiva della capacità a cronometro di tutti.
Classifica di Giornata e Classifica Generale da Gazzetta.it:
Maglia Rosa: Joaquin Rodriguez(Spagna) Katusha
Maglia Azzurra: Matteo Rabottini(Italia) Farnese
Maglia Bianca: Rigoberto Uran(Colombia) Sky
Maglia Rossa: Joaquin Rodriguez(Spagna) Katusha
Classifica a tempo A Squadre: Lampre 272 h 34′ 29″
Classifica a punti a squadre: Garmin 326
Premio Combattività: Mark Cavendish(Gran Bretagna) Sky