Magazine Diario personale

#96(paure)

Creato il 26 marzo 2015 da Donatella

Sono in attesa dal medico  quando entra un uomo di una quarantina d’anni in abiti da lavoro, un operaio stradale presumibilmente. Abbronzato nonostante la stagione, si siede accanto a me. Odora di sudore e catrame. Si gratta i capelli e si soffia il naso. All’improvviso ho un pensiero. Quest’uomo mi spaventa. E se fosse un pazzo? E se tirasse fuori un coltello e ci rapinasse? E se fosse uno che non ha nulla da perdere?
La ragione però ha subito la meglio e comprendo. Mi fa paura perché non indossa un bel paio di jeans e un maglione colorato. Mi fa paura perché è sporco. Mi fa paura perché diverso dall’idea di “bello” con cui veniamo ogni giorno martellati. Ma quest’uomo non è pazzo, non vuole farmi male, non è pericoloso. È solo malato. Un lavoratore malato. Esattamente come me.


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