Insomma, ad un certo punto abbiamo messo casa in vendita [e gia' qui ci sarebbe tanto da raccontare, ma non e' questo il post giusto... il tutto sara' raccontato quando (e se) riusciremo a vendere], con la speranza di venderla e comprarne un'altra subito dopo.
Sulla grandezza della casa da comperare cambiamo continuamente idea, e anche su questo ci sarebbe tanto da raccontare... ma non e' questo il post giusto :-), il tutto sara' raccontato quando (e se) riusciremo a comprare.
In questo post voglio invece parlare del subdolo meccanismo di vendita americano, che mi sta facendo incavolare non poco....
In Italia se io vado a vedere una casa in vendita e mi piace, e se il venditore dice "vendo a 100", so che se offro 80 il venditore puo' accettare o rifiutare la mia offerta, ma se offro 100 il venditore deve accettare e vendermi casa, perche' lui ha deciso il prezzo e io gli sto dando quello che lui ha chiesto.
Qui spesso le case in vendita hanno un range di prezzo, del tipo "il venditore valutera' le offerte comprese tra 100 e 150", da cui noi (innocentemente) abbiamo dedotto che se si offre 100 l'offerta puo' essere accettata o rifiutata, ma se si offre 150 l'offerta sara' accettata.
Qualche settimana fa abbiamo visto una casa che ci piaceva, anzi era La Casa, tutto perfetto o quasi (location, metratura, numero di stanze, prezzo ecc), il range era 100-150 e allora noi abbiamo offerto 150, anche se era in vendita da soli 2 giorni. Il giorno dopo ci hanno detto che avevano ricevuto altre offerte e che la nostra era stata rifiutata. Sempre innocentemente abbiamo dedotto che era stata rifiutata perche' non eravamo stati i primi a fare l'offerta piena.
Domenica abbiamo visto un'altra casa che ci piaceva, non La Casa in Essere, ma facendo qualche lavoro dentro la situazione poteva essere migliorata (la cucina andrebbe totalmente cambiata).. insomma, La Casa in Divenire. Si trattava di una Open House con range di prezzo 100-150, e abbiamo detto all'agente che avremmo fatto un'offerta (anche se non sapevamo di quanto, io proponevo 100, il marito proponeva 150); l'agente ci ha risposto (nonostante fosse in vendita da soli 2 giorni) di avere ricevuto gia' altre offerte... allora il marito (sempre innocentemente) ha detto "ma vince la prima offerta a prezzo pieno, o c'e' qualche altra variabile in gioco?" (che non si sa mai, magari questi volevano una valigia piena di banconote da 100 dollari, oppure volevano essere pagati in lingotti d'oro o che ne so io, sono americani...) e l'agente ha risposto "vince l'offerta migliore".
"Si va bene, ma se sono tutte da 150, come si stabilisce chi compra casa?", e lui ha risposto "c'e' sempre un'offerta piu' alta delle altre", e il marito "si, ok, ma se sono tutte a prezzo pieno, tutte a 150?", e l'agente ha risposto "se ci sono piu' offerte, sicuramente ci sara' qualcuno che avra' offerto 160 o 180 o 200", e il marito "ma come? si puo' offrire piu' del prezzo massimo?" e il tipo "ma certo!".
E allora noi gli abbiamo spiegato che in italia e' illegale fare questa cosa, perche' se uno chiede 150 vuol dire che e' quello il prezzo, non si puo' mica fare un'asta al rialzo, e lui ha risposto "l'italia e' un paese socialista!".
Questa cosa mi fa incavolare, per due motivi.
Innanzitutto e' un meccanismo troppo capitalista per i miei gusti, l'asta al rialzo nella vendita delle case proprio non mi piace... e poi perche' se l'avessimo saputo prima per La Casa avremmo offerto di piu'!!
[e infatti quella casa e' stata comprata ad un prezzo piu' alto di quello di vendita]
Alla fine pero' ci siamo piegati al capitalismo, e abbiamo offerto il massimo piu' 15mila dollari, ci hanno detto che entro lunedi' sera ci avrebbero fatto sapere.
Invece ci hanno fatto sapere martedi' a ora di pranzo, ci hanno fatto la contro-offerta, cioe' ci hanno chiesto il massimo piu' 20mila dollari (cioe' 5mila dollari in piu' rispetto alla nostra offerta) e ci hanno detto che allora si portano via pure il frigorifero! E ci hanno dato un'ora di tempo per decidere!
Bastardi! Rilanciare con un prezzo ancora piu' alto!!
Ho detto al marito che io sono per il "no", piu' che altro per una questione di principio.
Il marito dice che non possiamo farci scappare una casa per una questione di principio.
Non so ancora cosa ha deciso. Se sara' andata a "buon" fine lo scopriremo nei prossimi giorni.