L'altro giorno una parente mi ha chiesto "ma allora adesso che fai giu' in California?" e io ho risposto tutta contenta "la mamma!", al che lei ha ribattuto "ma come? hai studiato cosi' tanto per diventare ingegnere e ora fai la mamma?" e se ne e' andata ridendo :-/.
Avrei voluto farle notare che fare la mamma non consiste nello sfornare figli uno dopo l'altro e poi farli crescere allo stato brado (come ha fatto lei :-P), ma invece sono stata zitta e ho fatto una piccola riflessione... e mi sono resa conto che ci ho messo esattamente lo stesso tempo per diventare ingegnere e per diventare mamma (c'e' una differenza di due mesi esatti, che credo sia irrilevante :-) ), quindi ho tutto il diritto di godermi il mio status (se mai ci fosse bisogno di giustificarsi).
Anyway, il succo del discorso e' un altro.
Ognuno di noi ha diritto di ricercare la propria felicita'.
Conosco diverse persone che dopo la laurea in ingegneria hanno trovato la felicita' e la self-realization da un'altra parte.. cosi' come conosco persone che sono felici facendo l'ingegnere.
E la felicita' non deve venire necessariamente dall'attivita' che si svolge, ma puo' arrivare anche da un hobby, da uno sport, da un viaggio, da una sfida, da una persona, da un luogo...l'importante pero' e' almeno provarci a cercarla, che il tempo passa in fretta.
[Ringrazio qui tutte le persone che mi hanno detto "si vede che sei felice".]