Magazine Diario personale

993 - il viaggio di ritorno

Da Maricadg
Siamo tornati a San Diego, sani e salvi.
Devo confessare che il viaggio di ritorno mi spaventava non poco (dato che eravamo soli io e Little D), ma con un minimo di organizzazione e' andato tutto per il meglio... mi dilungo un po' nel racconto perche' magari qualcuno potra' trovare spunti utili nell'organizzazione del proprio viaggio.
Siccome sono una persona a cui non piace chiedere aiuto [non che ci sia niente di male, anzi, ma sono cosi' di carattere] ho portato solo cose che sapevo di riuscire a portare da sola, questo anche se fino al check-in mi hanno accompagnata suocera e cognato...[ancora grazie mille!].
Ho dovuto quindi lasciare in Italia alcuni regali e i tarallucci pugliesi... ma la colpa non e' mia, bensi' e' del marito che aveva dimenticato la felpa a Roma :-/, altrimenti sarei riuscita a portare (quasi) tutto.
Dopo aver imbarcato la valigia (19 kili scarsi), con l'hand-baggage in spalla e con Little D nel passeggino sono andata al controllo di sicurezza: c'era una fila apposita per le famiglie con bambini, benissimo... mi sono tolta le scarpe, ho tirato fuori dal bagaglio la busta con i biberon pieni d'acqua, ho messo tutto sul nastro, ho preso Little D in braccio, con una mano sola ho chiuso il passeggino e ho guardato con occhi pietosi l'addetto della sicurezza... io pretendevo che lui capisse, lui non capiva e pretendeva che io mettessi con una mano sola il passeggino sul nastro, va bene che e' superleggero, ma anche io ho i miei limiti, quindi ho dovuto chiedere aiuto (#1) :-)... alla fine del nastro c'erano due donne (addette alla sicurezza) che chiacchieravano del piu' e del meno e non mi hanno degnata di attenzione, ma qui non ho avuto problemi a fare tutto con una mano sola (tie').
Arrivati al gate Little D ha preteso (giustamente) il biberon della colazione, io ho mangiato l'ultimo cornetto italiano e poi siamo andati in bagno [l'esperienza insegna: non si va in bagno quando ce n'e' bisogno, ma quando ce n'e' occasione]. Supponevo di usare quello dei disabili in modo da poter entrare con il passeggino, infatti c'era si il bagno dei disabili, ma era chiuso a chiave quindi non agibile... ma facendo il gioco dell'incastro sono riuscita a entrare in un bagno normale con tutto il passeggino e il bagaglio a mano :-).
Quando e' iniziato l'imbarco pensavo che avrebbero imbarcato prima le famiglie con i bambini al di sotto dei 2 anni (come fanno solitamente in america... devo confessare che partendo da Los Angeles ci avevano un po' viziato in nome di "since you have a baby..." facendoci saltare fila ecc), invece qui il pre-imbarco era per gli appartenenti ai vari club esclusivi... e sia noi sia un'altra famiglia americana con bambini siamo rimasti un po' delusi... poco male, Little D dormiva e il posto era assegnato.
Previdentemente avevo spostato Little D nel baby carrier, cosi' una volta lasciato il passeggino prima di entrare in aereo ho cmq avuto le mani libere per togliere dal bagaglio quello che mi sarebbe servito a portata di mano durante il volo [il cambio dei pannolini, i biberon, il latte in polvere e i giochi], e ho issato il resto nello scomparto (qui la hostess mi aveva chiesto se avevo bisogno di una mano, ma era tutto sotto controllo).
Mi sono seduta nel posto lato corridoio, anche se avevo quello affianco (dimenticato di chiedere al check-in, mea culpa), e quando e' venuto il proprietario del posto ho chiesto (#2) se potevamo fare a cambio, dato che avevo il baby e dovevo spesso andare in bagno ecc ecc, e lui mi ha risposto di no perche' voleva stare lato corridoio :-/... ho traslocato tutto al posto affianco e l'ho guardato con sguardo cattivo, pronta a mettergli Little D a portata di orecchio quando sarebbe scoppiato a piangere :-P. Lui ha capito l'andazzo e alla fine e' riuscito a farsi cambiare di posto, cosi' quello affianco al nostro e' rimasto libero e lo abbiamo utilizzato per mettere i giochi e per far saltellare/giocare un po' Little D.
Poco dopo il decollo ci hanno portato la culletta, che ho utilizzato sia per poggiare (?) Little D durante le fasi di preparazione biberon (con lui in braccio e' impossibile), sia per farlo dormire... in realta' ci stava un po' stretto e la maggior parte del tempo ha dormito sulle mie gambe, ma quando dormiva li' ne ho approfittato per andare in bagno :-).
Durante il momento dei pasti invece lui era sempre sulle mie gambe, quindi non ho potuto approfittare delle prelibatezze culinarie di Alitalia :-) (non potevo mica chiedere alla hostess o ai vicini di tenermelo durante tutto il tempo che mangiavo), mi sono fatta dare pero' da bere chiedendo (#3) alla hostess di poggiarmi il bicchiere sul tavolino del posto affianco, che per fortuna era vuoto. Avevo sapientemente comprato dei panini e dei biscotti, che ho mangiato mentre lui dormiva [sempre perche' non si mangia quando si ha fame, ma quando si ha modo di farlo].
A parte un po' di pianti dovuti a insofferenza, per il resto "la bestiolina" ha dormito, bevuto, giocato, sorriso agli altri passeggeri.
Ah, ho dovuto pero' chiedere (#4) ai vicini di posto se mi prestavano la penna per riempire il modulo della dogana (la mia non riuscivo a trovarla).
Una volta atterrati, ho fatto sedere Little D al mio posto, e mentre lui cercava di capire il funzionamento della cintura di sicurezza :-) ho preso il bagaglio a mano, l'ho ricomposto, mi sono messa il baby-carrier, ci ho messo il pupo dentro e siamo scesi. Il passeggino non era ad attenderci all'uscita dell'aereo (male), ma per fortuna avevo il baby-carrier e cosi' sono riuscita agevolmente a fare l'immigration e ad arrivare al ritiro bagagli, qui ho recuperato lo stroller e, una volta traslocato Little D, anche la valigia.
A quel punto con una mano spingevo il passeggino, con l'altra tiravo la valigia, e avevo il borsone del bagaglio a mano a tracolla, a parte un po' di difficolta' nelle curve non e' stato male (in alternativa avrei potuto rimettere Little D nel carrier e aggangiare lo stroller, piegato, alla valigia).
[una signora mi ha chiesto se avevo bisogno di una mano, ma era tutto sotto controllo]
La scena di Little D quando si e' ritrovato di fronte il papa' dopo due settimane e' stata a dir poco commovente.
Siamo atterrati a Los Angeles, abbiamo guidato fino a San Diego.
Durata totale del viaggio da porta a porta e' stato di 19 ore, non male rispetto alle solite 24 ore di quando c'e' da fare lo scalo sulla east-coast.
Il passeggino SuperLeggero e' stato  molto comodo e pratico da usare, sia in aeroporto dove l'ho aperto/chiuso con una mano sola, sia durante tutto il viaggio in Italia, dove invece con quello Grosso&Pesante non avremmo avuto vita facile (non sarebbe entrato in ascensore, nel bagagliaio della macchina, sui marciapiedi stretti, sull'autobus ecc ecc).
Pero' dopo un mese di SuperLeggero sui sanpietrini e sui marciapiedi dissestati passare a Grosso&Pesante sui marciapiedi di cemento completamente lisci e' un po' come passare da una Panda che fa una strada sterrata a un Suv che viaggia in autostrada :-)
993 - il viaggio di ritorno
[il confronto ruote la dice lunga... e c'e' da dire che le ruote di Grosso&Pesante sono decisamente piu' piccole delle ruote di quello che e' il passeggino piu' diffuso a San Diego (vediamo se riesco a farmelo prestare dei vicini per fare una foto alle ruote!)]

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