poche ore fa rincasavo con la monella dopo la sua seduta di logopedia.
Eravamo in auto su una strada interna dove non c'è mai traffico, un pò tortuosa ma con un bel rettilineo ad un certo punto.
Proprio all'inizio di questo tratto rettilineo mi sono trovata davanti una vecchia Panda. Dire che andava piano è un eufemismo. Giuro che non esagero: a 30 all'ora rischiavo di tamponarla.
Tralasciando adesso la questione che un guidatore simile è un pericolo pubblico perchè può essere causa di incidenti così come lo sono quelli che guidano correndo troppo, è un'altra cosa che voglio dirti.
Mi è successo un fatto inaspettato: approfittando del tratto favorevole, per di più deserto, ho subito pensato bene di superare la Panda e per farlo mi è bastato accelerare talmente poco che ho potuto guardare anche per un momento il guidatore mentre gli sfilavo affianco.
Era un uomo anziano, con i capelli tutti bianchi.
In quell'attimo in cui l'ho guardato, lui ha guardato me: ha sorriso tristemente, con l'aria di chi pensa "Eh....beata te che sei ancora giovane!"
Quello sguardo, in un secondo, mi ha toccato il cuore. Può sembrare una sciocchezza ma ti assicuro che non lo è.
E mentre lo lasciavo indietro, ho guardato nello specchietto retrovisore la sua auto diventare sempre più piccola, fino a quando ho svoltato seguendo una curva ed è sparita dalla mia vista.
E ho pensato che quell'anziano signore chissà quante auto si sarà lasciato alle spalle in passato, quante volte avrà guardato nello specchietto retrovisore come ho fatto io e avrà esclamato "Ma insomma, quando si invecchia non si dovrebbe più guidare!". Perchè queste cose, che sono magari pure vere, le si pensa quando si è giovani o quanto meno quando la vecchiaia appare ancora lontana.Lo so che è la vita, che è così per tutti, che gli anni passano e che, a Dio piacendo, un giorno invecchierò anche io e percorrerò le mie ultime strade a 30 all'ora. E' normale, ecco.Però intanto oggi mi sono sentita un pò così. Col cuore stretto.