Il film è un vero gioiello che può essere apprezzato sia dai grandi cultori di cinema che dagli spettatori dell'ultima ora, magari in cerca di avventura, suspence e grandissima recitazione.Mentre la prima parte corrisponde al filone classico e un po' abusato della vita carceraria, la seconda si concentra molto di più sui due protagonisti, mettendone in luce i risvolti psicologici in modo semplice ma magistrale. Manny, interpretato da un grandissimo Jon Voight, è un tipo impenetrabile mentre Buck (un bravissimo Eric Roberts, ancora lontano dalle deludenti apparizioni in telefilm e fiction) sa bene cosa vuole, cioè fare una grande rapina che lo sistemi per la vita e gli permetta di vivere nel lusso a Las Vegas. Sogni, solo sogni per un duro come Manny che sa bene che la vita è diversa da come la immaginano i giovani. La vita è accettare un misero lavoro e cercare di ricostruire la propria dignità di uomo. Lui non lo può più fare ma Buck sì, ma Buck è ancora troppo ingenuo per capire ciò. Sarà il folle viaggio sul treno a fargli apprezzare il vero valore della vita.
Si potrebbero spendere molte più parole per un film come questo ma penso che basti la sua visione per annoverarlo tra i più bei film degli ultimi trent'anni.
Voto: 8