A Barcellona per caso

Barcellona è apprezzata per le sue stranezze architettoniche e per la vivacità. Raggiunta in auto per una fuga improvvisa, ho voluto carpirne l’essenza gastronomica. Due giorni e due ristoranti molto diversi tra loro, entrambi meritevoli, per assaggiare il meglio della cucina catalana.

La Vinateria del Call si trova in uno stretto vicolo del quartiere gotico della città, alle spalle della Cattedrale. Buia com’è, con i suoi arredi in legno può incutere un po’ di soggezione che viene dissipata in fretta dal sorriso gioviale dell’attento cameriere. Il cibo, selezionato e di qualità eccelsa, serve ad accompagnare il vino, priorità in ogni vineria che si rispetti.

Le specialità sono preparate in casa ed un uomo è addetto ai prosciutti, che affetta con sapienza, ed ai formaggi nazionali accompagnati dall’immancabile pane e pomodoro. Il menu è ricco di ogni golosità e l’insolita crema catalana servita con mousse di cioccolato è da provare.

Per il vino, lasciatevi consigliare dal cameriere che non mancherà di soddisfare i vostri gusti in merito. A me ha servito un superbo Finca Malaveina di Castillo Perelada, ma merita un racconto tutto per sé. Info: La Vinateria del Call

El pebrot i el petit cargol è in una zona non lontana dal Parco di Mirò. Al contrario della vineria, questo ristorante è luminoso ed un po’ spartano. Da bere, ottima e limpida birra mentre la specialità da assaggiare è un piatto di caracoles, lumache. Lo ammetto, non sono mai stata la mia passione ma mi sono dovuta ricredere per queste servite con carne di coniglio in una saporita salsa di pomodoro. A seguire, bruschetta con filetti di tonno e salsa aioli ed il pincho alla brace, spiedo di carne, verdura e botifarra nigra, tipica salsiccia scura. Tutto è da provare ma attenzione alle porzioni, sono davvero enormi! Info: El pebrot i el petit cargol

Il budget necessario per un pasto in questi locali è di circa 35 euro a testa ed ogni centesimo è assolutamente ben speso.

Leggi anche: Memorie catalane e Tapas o Stuzzichini?