A BELLA NUN CE MARCIA’
Giorgia Meloni, 14 gennaio 2014 (Roberto Monaldo, Lapresse)
Il troppo stroppia e quel che, fino a ieri pareva legittimo sdegno, oggi ostentato ed usato per puri fini propagandistici, infastidisce e personalmente fa un po’ schifo.
Lei non è un’eroina moderna, si è trovata dei compagni di merende misogini e retrivi.
Se li è scelti, perché la sua cultura politica è quella. Quindi ora li deve accettare per quel che sono, senza stupirsi.
Chi oggi l’appoggia e la cinge di verde vestito, non molto tempo fa, si espresse contro una ministra dell’attuale governo, la Madia, a suo dire impossibilitata ad esercitare il suo ruolo, perché incinta.
Ondivago, incoerente? No, semplicemente opportunista.
Chi fa politica per professione, uomo o donna, è un fortunato che, serve o dovrebbe servire il suo paese e gode di privilegi e benefit.
Vere eroine sono tutte quelle donne che, senza privilegi alcuni, decidono di mettere al mondo dei figli, magari lavorando fino a scadenza perché senza tutele e con il rischio di perdere il lavoro.
Sono eroine quelle che, ogni giorno, si dibattono tra mille problemi quotidiani.
Quindi non strumentalizzi questo evento, se ne ha, parli di proposte, progetti e programmi per la nostra capitale. Seriamente come sta facendo il nostro candidato Roberto Giacchetti e, su questo, chieda il voto ai romani…che naturalmente spero non vorranno accordarle.
Comunque bella non ce marcià, che di privilegi ne hai già avuti, facendo l’onorevole vicino a casa. Non pretendere altrettanto da sindaco. Semmai, lavora di più
Ti ricordi com’era il tuo sorriso quando sei entrata in quei palazzi?
Te lo faccio vedere e guarda un po’ come sei adesso (immagine in alto a sinistra). E tutto a spese della comunità.Mi fa piacere che il tuo sorriso sia più accattivante, ma tutto qui. Per il resto non mi piaci né tu, né il tuo movimento o quello che è, né la tua politica.