IL 25 masggio si è votato per i ballottaggi in alcuni comuni e città superiori ai 10.000 abitanti. Noi abbiamo analizzato i dati, eliminando dal confronto solo quei comuni dove l'abuso di "liste civiche" dai nomi gfantasiosi non di ha consentito di fare le corrette attribuzioni delle liste stesse al centrosinistra o al centrodestra.
Il confronto è fatto per i comuni andati al ballottaggio, in VOTI e non in percentuali. In questi comuni, come da specchietto sottostante, il centrosinistra ha preso il 15,1% in meno di voti rispetto al ballottaggio dell 2009:
Nei precedenti ballottaggi (in genere nel 2009, salvo poche eccezioni), al ballottaggio avevano votato il 5% in più di elettori rispetto al ballottaggio del 25 Maggio 2014. Quindi nel 2014 ci sono stati 5 punti percentuali di elettori in meno.
Se il PD avesse perso il 5% di elettori, potremmo dire che avrebbe fatto "pari e patta" col calo di votanti. Invece si da il caso che il PD abbia perso 14,1 punti, e cioè 9,1 punti in più di quanto non sia imputabile al calo d'affluenza, dietro il quale qualcuno cerca di rifugiarsi.
Il discorso è abbastanza chiaro, adesso, o devo commissionare le illustrazioni a qualche fumettista?
P.S.: Qualcuno, a fronte di un calo di affluenza che ha riguardato ANCHE il centro-sinistra, si è chiesto - o magari vuole chiedersi - il perchè? Possiamo chiamarla "demotivazione", o vogliamo chiamare il fenomeno con un altro nome? Quale, just in case? C'è stata forse la morìa delle vacche? E se non c'è stata la morìa delle vacche, ma solo la mancanza di motivazione, qualcuno potrebbe spiegarmi con parole sue perchè i più grandi e carismatici capi-popolo degli ultimi 150 anni non sono riusciti a portare alle urne almeno gli elettori del 2009, che già non erano un granchè, in termini numerici? Grazie
Tafanus
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