Magazine Gadget

A Bird Story – Non servono le parole

Da Videogiochi @ZGiochi
di Massimo "Lestath" Costante

Soltanto tre anni fa, abbiamo appreso che esistono persone ancora in grado di creare videogiochi con il solo intento di fare emozionare senza voler forzatamente impressionare. Ed è stato con la sola forza dell’RPG Maker, con una profonda vena narrativa ed una musica d’eccezione composta e suonata dal fautore dell’intero gioco che prende il nome di To the Moon. Il nome Kan “Reives” Gao forse non vi dirà nulla, ma chi segue le nostre pagine e il genere intramontabile delle avventure grafiche, sicuramente conoscerà To the Moon, l’avventura di Freebirds Games che ha stregato il popolo dei videogiocatori grazie alla commovente storia di Johnny Wyles e i due protagonisti, i dottori Eva Rosalene e Neil Watts dipendenti della Sigmund Corp, una società in grado di creare ricordi artificiali. Non vi sveleremo altri dettagli su To the Moon, sempre recensito su queste pagine, piuttosto correte a leggere la nostra recensione e a giocarvelo tutto in una sera, lo trovate su Steam a veramente pochi spiccioli.

uy

QUANTO VALE UN’AMICIZIA

Già, perchè dopo la dovuta premessa, oggi siamo qui per parlare del “seguito” di To the Moon, o almeno del suo capitolo introduttivo. A Bird Story infatti è una mini avventura sviluppata sempre dallo stesso Kan Gao, con lo stesso RPG Maker, ma con la voglia di voler raccontare un’altra storia: quella del prossimo paziente della Sigmund Corp. E quali saranno i suoi desideri? Quesito che al momento non ha una degna risposta, ma possiamo iniziare a capire cosa si cela nei pensieri e nei sogni di questo nuovo paziente giocando questo prequel.

Il protagonista (di cui non conosciamo il nome, NdR) sembra condurre una vita normalissima tra casa e scuola, ritrovandosi un po’ troppo spesso da solo con i suoi pensieri e i suoi sogni, senza nessuno attorno a sé. I giorni passano tutti uguali, tra l’indifferenza dei suoi familiari che non vede mai, essendo soliti a lasciargli solo dei post-it in casa, e i suoi compagni di scuola che non sembrano volerlo avvicinare più di tanto. Tutto questo cambia in un pomeriggio quando il ragazzino riesce a salvare dalle grinfie di un cane un uccellino smarrito e ferito ad una delle ali. Da quel momento tra i due nasce una strana e originale amicizia. Il ragazzo si prende cura dell’uccello facendolo medicare e passando interi pomeriggi che pian piano prendono forma e acquistano colore nella sua vita solitaria. L’intera avventura viene giocata tra il reale e il surreale e spesso il protagonista si ritrova a viaggiare sopra enormi aerei di carta per regalare all’uccello amico il piacere di volare via lontano, ma purtroppo la natura segue il suo corso e non tutte le cose nascono per durare a lungo nel tempo… E noi con questa sospensione vi lasciamo in bilico per invitarvi a giocare senza rovinarvi troppo il resto della storia.

A Bird Story ci proietta in un finale che svela la sua vera natura introduttiva del prossimo paziente della Sigmund Corp, senza far trapelare altro, ma incessante e con poco spazio discrezionale o alla libera interpretazione, affronta in maniera fiabesca il tema della solitudine di molti bambini, e di come le attenzioni per loro siano fondamentali. Presente ancora una volta l’amore per gli animali e per la natura che in alcune fasi più o meno fantastiche del gioco si fa apprezzare in scenari magistralmente disegnati a mano. Anche stavolta il tema musicale la fa da padrone, con alcuni motivi ritornanti in più occasioni, ma sempre originali e nel pieno stile di To The Moon, o meglio ancora nello stile del Maestro compositore Kan Gao. Un’altra nota degna di rilevanza è la totale assenza di dialoghi. Ebbene sì, non importa che voi siate italiani, inglesi, arabi o etruschi: in A Bird Story non ci sono dialoghi o scritte di alcun tipo, ma la maestria di saper raccontare con i pixel le gesta dei due piccoli protagonisti non lasciano spazio alle parole, valendo più di queste con una sorta di “linguaggio universale muto” che sicuramente verrà compreso e apprezzato da chiunque. Questa short novel dal carattere puramente narrativo, e scarsamente interattiva, la si può giocare con mouse e tastiera come la più classica delle avventure grafiche, portandola a termine nel giro di un’oretta. Noi di Z-Giochi aspettavamo da tempo questo “sequel” di To the Moon, e questo A Bird Story ha saputo ancora una volta emozionarci, alimentando e rinnovando l’interesse per il vero seguito che speriamo vivamente verrà pubblicato a breve.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :