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A Bologna piace Giallo (Damster – Il diavolo probabilmente, le storie maledette) – Autori vari

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A Bologna piace Giallo (Damster – Il diavolo probabilmente, le storie maledette) – Autori variTrama La Bologna notturna, sotterranea, delle ombre e della nebbia, fa da sfondo ai 13 racconti di questa antologia. Gli autori che li hanno creati sono Bolognesi, di nascita o di adozione, e di questa città conoscono molto bene le contraddizioni. Come Stephen King ha immaginato il clown, emblema della risata e del divertimento, trasformato in spaventoso portatore di terrore e di morte, anche gli autori di questa antologia hanno saputo mostrare l’altra faccia di Bologna la grassa: quella più oscura e nascosta. Quella gialla, appunto. Recensione a cura di Fabio Mundadori Quando si affronta la lettura di un’antologia non si sa mai cosa ci aspetta, in effetti è così per qualunque altro libro, ma per le raccolte di racconti l’imprevedibilità è un elemento determinante: nelle poche pagine dedicate a ogni storia ci si imbatte di volta in volta in nuove trame, nuovi personaggi e nuovi luoghi. Se poi il genere che raccorda tutti i racconti è il giallo, l’effetto aumenta in modo esponenziale. Questo è ciò che succede con “A Bologna piace giallo”, l’antologia curata da Katia Brentani e pubblicata da Damster Edizioni all’interno della collana “Il diavolo probabilmente”. In “A Bologna piace giallo” Katia Brentani ha saputo riunire nelle stesse pagine bravi autori – bolognesi o ex bolognesi – e belle storie, tutte rigorosamente gialle – ma anche noir o mistery –, tutte rigorosamente ambientate a Bologna. Ma se Bologna viene sempre ricordata per la solarità e il calore dei suoi abitanti, in questi tredici scorci gli autori di “A Bologna piace giallo” hanno gettato uno sguardo sull’anima nera della città, raccontando di assassinii, di violenze, di cronaca nera, di delitti. Ma veniamo ai racconti. L’apertura è per lo sconvolgente Cemento, di Nicola Arcangeli un racconto che è un pugno nello stomaco capace di sottrarvi il respiro. Ma non pensiate che all’ultima riga ve lo restituisca. Claustrofobico. Claudio Bolognini in Il caso Nigrisoli ci mostra, attraverso gli occhi di due adolescenti, che nulla è cambiato nell’impatto che hanno i grandi casi giudiziari sull’opinione pubblica: leggendo il racconto, al di là dell’interpretazione tutta personale dei due ragazzi circa colpevoli e innocenti nell’ambito del caso di cronaca che a metà anni 60 imperversò nelle pagine dei quotidiani bolognesi, assistiamo alle medesime dinamiche che oggi accompagnano le indagini sull’omicidio di Melania Rea o i processi a Raffaele Sollecito e Amanda Knox, cambiano solo i mezzi di comunicazione: allora la televisione era solo all’inizio del processo di omologazione attualmente in corso. Storico. Con Le Rane, Katia Brentani ci conduce in una storia quasi surreale, le scene che descrivono i ritrovamenti delle vittime sembrano tratteggiate dal pennello di Salvador Dalì, la rivelazione della morte viene accompagnata da una sensazione di leggerezza, che dura però poche pagine: l’autrice ci porta subito alla dura realtà, ricordandoci che dietro ogni delitto arde sempre la fiamma della passione. E a volte più di una. Metafisico. Per Carmine Caputo, un racconto che inizia come un giallo classico, ma che finisce come il più classico dei noir, Lo spaventapasseri stanco narra di un furto che… vi ho già detto anche troppo. Leggetelo. Roberta De Tomi, è la scrittrice più giovane del gruppo, anche se non si direbbe leggendo il suo L’ultima colpa di Benedetta: una storia nella quale si respirano atmosfere da hard boiled, raccontate con un linguaggio teso, agile ed efficace che vi trasporterà su di un set cinematografico dove la vera star è l’intreccio creato dalla penna dell’autrice. Sorprendente. Compagni di viaggio di Massimo Fagnoni ci mostra ancora una volta che nella vita niente è mai come sembra e che poter scegliere tra il bene e il male è un lusso che non sempre ci viene concesso. Imperdibile. La corretta manipolazione dei punti si vista costituisce il cinquanta per cento nella riuscita di una storia gialla, il restante cinquanta per cento se lo dividono, la trama, l’intrigo e il carisma dei personaggi: in Notte da lupi, Lorena Lusetti fa en plein regalandoci un racconto dove tutti gli elementi vengono gestiti alla perfezione. Glaciale. C’è Re Enzo al centro di A due passi dalle pantere il giallo scritto da Andrea Masotti affonda le sue radici nella figura del figlio di Federico II, tenuto prigioniero a Bologna nel palazzo che porta il suo nome dalla cattura, avvenuta al termine della battaglia di Fossalta, fino alla morte. Il racconto, che ci permette di conoscere i risvolti di una vicenda tutto sommato poco nota ai bolognesi. Imprevedibile. La premiatissima coppia Francesca Panzacchi/Vito Introna confeziona invece un racconto ad altissima tensione: ne Il delitto di via Belmoro gli autori aggiungono al classico triangolo lui/lei/l’altra un quarto elemento, scansionando la narrazione con un ritmo quasi hitchcockiano. Per palati fini e cuori forti. Mozzafiato. Un thriller dalle sfumature horror che non sfigurerebbe nella cineteca di Dario Argento è Interrail. Nel suo racconto Daniela Rispoli ci fa respirare atmosfere un po’ da “SAW”, un po’ da “Ai confini della realtà”, forse non propriamente un giallo, sicuramente un storia che non dimenticherete. Cult. In alto il calice è il noir di Mariel Sandrolini. Un delitto consumato, è il caso di dirlo, all’ombra delle due torri, sfocia in indagine condotta sul filo delle apparenze e dal finale inaspettato. Felsineo. Una storia torbida, un omicidio, sesso, un cadavere che torna dal passato e un narratore insospettabile, questi i tasselli del rompicapo che Viviana Viviani dispone nella cornice del racconto La Dottoressa e il Professore confezionando per il suo ispettore Balabassi un caso apparentemente irrisolvibile. Rebus. Chiudono l’antologia le gesta di M.T. il serial killer splendidamente caratterizzato da Paolo Zamparini vero protagonista de Le conseguenze del frequentare biblioteche. Corrosivo. Dettagli A Bologna piace giallo Autori Vari A cura di Katia Brentani Damster edizioni, collana “Il diavolo probabilmente” pag. 200 Euro 13,00 Disponibile in ebook Euro 3,49

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