Entro il 2011 qualche fortunato designer, architetto o artista tornerà indietro nel tempo: a sua disposizione un atelier old-fashioned di 300 metri quadrati (per ora sono disponibili solo 180, ma i lavori proseguono), presso Ca’ Giustinian, Biennale di Venezia, uno spazio luminoso (non poteva essere altrimenti, il progetto è di Mario Nanni) e speriamo accogliente, con la pareti lasciate al grezzo e grandi tavoli in legno di betulla.
Qui, secondo l’idea di Nanni, i designers e gli architetti appena usciti da scuola, potranno essere veri bottegai: ovvero artisti che siano anche artigiani, che non perdano il contatto con la progettazione intesa come manualità. E il lavoro come lavoro pratico: “è la voglia di sporcarsi le mani lavorando che fa la differenza” ci dice Nanni, il design è praticità perché progetta e realizza “oggetti capaci di agevolare azioni, pensieri e sensazioni”.
Il Lab/Shop di Ca’ Giustinian vuole essere questo: una bottega con i suoi capimastro e i suoi garzoni, per offrire agli studenti di design e architettura una formazione complementare a quella accademica, spesso troppo lontana da tutto ciò che è manuale e artigianale.
E comunque credo che tutti i nostri futuri designers e architetti non vorranno perdere l’opportunità di sporcarsi le mani nella bottega di Mario Nanni.