Problemi coi vampiri? Gli zombie non vi lasciano dormire la notte? Avete un drago in giardino? Perchè non rivolgervi ad uno Sterminatore professionista? Ecco a voi ben tre consigli libreschi, dedicati alla nobile professione di ammazzamostri! (E nella mia magnanimità, vi ricordo pure l'ottimo Monster Hunter International, di cui parlo qui).
LA SAGA DI GERALT DI RIVIA, DI ANDRZEJ SAPKOWSKI
Creato dal polacco Andrzej Sapkowski nel 1986, Geralt di Rivia debutta nel racconto breve Wiedzmin, per poi diventare protagonista assoluto di una serie di antologie e di una saga in cinque volumi. Geralt è un witcher, uno "strigo": un mutante fisicamente superiore agli esseri umani, abilissimo con la spada, in grado di usare la Magia e di potenziare ulteriormente le sue capacità sovrumane grazie ad elisir alchemici. Geralt uccide mostri per guadagnarsi da vivere: non solo vampiri e licantropi, ma anche bestie più esotiche come alp, viverne, bruxe, strighe, imp e chi più ne ha più ne metta. Purtroppo al momento non è possibile leggere l'intera saga- Il Guardiano degli Innocenti e La Spada del Destino, due antologie pubblicate da Editrice Nord, sono le uniche traduzioni italiane- e persino gli anglofoni non se la passano tanto meglio, dato che possono leggere solo un libro in più, Blood of Elves, primo volume del ciclo. Se volete leggere il resto, passate al francese, allo spagnolo, al russo o al polacco originale. Geralt è anche protagonista di due superbi giochi di ruolo per Pc, The Witcher (2007) e The Witcher 2- Assassins of Kings (2011), situati cronologicamente dopo Lady of the Lake, ultimo (e chissà quando lo potremo leggere) volume della saga. Credibile, seria, ben costruita, la saga di Geralt non può mancare nella vostra libreria. I personaggi sono ben delineati, humor e serietà si intrecciano armoniosamente, la mitologia è superba, il sesso abbonda (e non in maniera ingiustificata) e ohmiodio è finito pure su Playboy.
N.B: questo non è Geralt.
LA TRILOGIA DI CLAUDIO VERGNANI
Cacciare vampiri è un lavoro duro... ma qualcuno lo dovrà pur fare, giusto? Peccato che non ci sia niente di romantico nell'essere un ammazzavampiri. Gli orari fanno schifo, la paga pure, i rischi sono incalcolabili, e per stanare i mostri ci si può ritrovare- letteralmente- nella merda fino al collo. Ne vale la pena? Chiedetelo a Claudio, Vergy, Giacomo, Elisabetta e a tutti gli altri membri della sgnangherata banda di cacciatori... Claudio Vergnani è uno scrittore horror da tenere d'occhio: la sua trilogia vampiresca- composta da Il 18 Vampiro, Il 36 Giusto e da L'Ora più Buia, più di 1500 pagine complessive- è uno dei pochi prodotti "de noantri" che mi sento di consigliare. Lo so che i vampiri vi escono dalle orecchie ormai, ma i succhiasangue di Vergnani fanno davvero paura, altro che. Impotenti di giorno, quasi indistruttibili di notte, i vampiri (divisi in due specie: i vampi, poco più di zombi, e i Master, membri d'elite) sono cadaveri ambulanti animati da una ferocia animalesca, che uccidono le loro prede per poi giocare coi miseri resti... un pò come facciamo noi con le lattine dopo averle bevute. Brutti, sporchi e cattivi, i succhiasangue si nascondono in cimiteri abbandonati, cisterne, casolari diroccati, e ogni notte sbucano alla ricerca di sangue fresco. A contrastare questi non morti malmessi c'è un gruppo altrettanto malmesso di cacciatori: reietti in cerca di uno scopo, disoccupati in cerca di un modo per sbarcare il lunario, falliti senza più motivo per vivere. Uno scontro tragicomico che si svolge ai limiti della società. La trilogia narra delle (dis)avventure di Claudio e dello sboccatissimo Vergy, membri di una banda di ammazzamostri "alla buona", che prima si scontrano con un potente vampiro, Grimjank, mentre l'Italia viene devastata in un'apocalisse vampirica (Il 18 vampiro), poi si occupano di ripulire i vampiri sopravvissuti, insieme ad alcune new entry (Il 36 Giusto) e infine si trovano a tu per tu con un mostro più antico e terribile di Grimjank, Lord Ruthwen (L'ora più buia). Sesso, parolacce, orrore splatteroso, citazioni colte e tensione genuina si susseguono per tutta la trilogia, che dà il meglio di sè nel primo e nel terzo libro, mentre il secondo fatica a prendere il ritmo giusto (classica sindrome da "capitolo centrale"). Un motivo su tutti per leggere questa saga: Vergy. Probabilmente il miglior personaggio della nostra letteratura da secoli a questa parte. Se non fossimo una Repubblica delle Banane ne verrebbe fuori una serie TV coi controcosì. Modena City Vampire Hunters. Suona troppo bene.
MONSTER, DI A.LEE MARTINEZ
Aridaje, diranno i miei piccoli lettori. Martinez mi piace, chevvedevodì? Monster è un urban fantasy del 2009, il cui protagonista (Monster, appunto) acchiappa creature mitologiche per sbarcare il lunario. Dovete sapere infatti che il nostro mondo è pieno di mostrazzi vari (manticore, chimere, yeti, troll, etc.) ma che la nostra mente non è disposta ad accettarlo: per questo motivo non è possibile ricordare incontri ravvicinati con creature leggendarie (a meno che non ci mangino, ovvio). Solo alcuni umani, grazie all'aiuto di apposite rune, possono vedere e ricordare i mostri. Monster, tra l'altro, possiede un potere alquanto bizzarro: ogni volta che si sveglia dal sonno diventa di un colore diverso... e ogni colore è associato ad una diversa capacità: invulnerabilità, super forza, etc. Ad aiutare il nostro eroe c'è Chester, uno gnomo di carta proveniente da un'altra dimensione (fidatevi, ha un senso) e la sua splendida fidanzata Liz... un demone infernale. La "tranquilla" routine di Monster viene bruscamente sconvolta quando la giovane cassiera Judy entra nella sua vita. A quanto pare la ragazza, assediata da orde di mostri che cercano continuamente di eliminarla, è di vitale importanza per la sopravvivenza dell'Universo stesso, minacciato da una terribile vecchietta amante dei gatti... Nonostante l'odio a prima vista, Monster e Judy devono collaborare per sconfiggere il micidiale nemico. Monster fa parte della produzione urban fantasy di Martinez, insieme a Gil's All Fright Diner, Divine Misfortune e Chasing the Moon, sicuramente superiore a quella sci-fi/fantasy (a parte In the company of ogres e The Automatic Detective, che adoro). Un romanzo scoppiettante, pieno di trovate e di inventiva, che potrebbe diventare un film niente male. Considerato che finalmente Martinez sta per arrivare in Italia, non sarebbe male prendersi avanti con le letture, no?