A calci in culo!

Creato il 29 ottobre 2012 da Paradisiartificiali
Di solito io ed il buon Davide siamo abbastanza d'accordo sui fumetti, ma stavolta la pensiamo in maniera  diametralmente opposta, ho appena finito di leggere il secondo capitolo di Kick Ass, e devo dire che le seconde cronache delle gesta del giovane Dave, mi hanno deluso abbastanza.
Esaurita la spinta innovativa della prima miniserie, Millar si rifugia nella ultra violenza da telefilm dei Soprano, o peggio quella che ritrovate tra le pagine dei rotocalchi di basso costo tipo Cronaca vera, per nascondere una paurosa carenza di contenuti.
Visto che on line arrivano le prime impresisoni su questa miniserie mi sono deciso a postarne una anche io, e dai toni avrete capito che al contrario della prima, questo Kick Ass 2 non mi ha entusiasmato per nulla.
Ad eccezione del primo volume, in cui Millar dissacra tutti gli stereotipi legati al concetto di supergruppo, il resto degli albi, in cui si assiste al ritorno di Red Mist, sono un inutile, un campionario di accoltellamenti, pestaggi e sparatorie, il lavoro psicologico sui personaggi è pari a zero, se con la prima miniserie a Mark Millar va il merito di essere stato il primao autore di fumetti ad aver dipinto in maniera dissacrante ironica e realistica ed innovativa  un mondo in cui esistono solo calzamaglie senza superpoteri, nel secondo, non c'è nulla di innovativo, più che per i lettori, il fumetto sembra strizzare l'occhio ad Hollywood ed ai suoi produttori, come per dire: "Hey dai facciamone un altro! Ho spolverato il Logo!"
I dialoghi per quanto squisitamente curati nella forma e nello slang, sono imbarazzantemente vuoti e prevedibili, tanto da pensare che l'autore stia volutamente emulando tutta la cinematografia americana figlia di Rambo e Commando.
Le matite di Piccolo Romita, non si differenziano dala sua ultima produzione, come gia detto per AVX, il disegnatore è veloce ed ina clune tavole si vede anche troppo.
La parte grafica resta comunque l'unica cosa godibile di questo Kick Ass 2, che a mio parere aveva già detto tutto nella miniserie originale.
 Ma si sa che ben poch sono quelli che preferiscono la gloria dello zenith, al viale triste del tramonto, e Millar perso ormai nel suo lucroso mondo editoriale non è certo tra questi.
Trama troppo piatta, veloce, ripetitiva, l'unico spoiler che mi permetto di farvi è questo, non toglie niente alla trama ( che tanto non c'è!), ma vi mette in guardia sulla spesa da affrontare, inversamente proporzionale alla sua appetibilità.
Ad un certo punto della storia la gang di Red Mist che si prepara allo scontro finale con Kick Ass e la sua banda, per sviare l'attenzione dei poliziotti fa esplodere tutte le fumetterie di New York....cioè a quel punto della lettura sono stato decisamente tentato dal buttare tutto dalla finestra.
Parliamo dell'edizione Panini: se da un lato la RW si fa odiare per pompare i prezzi delle sue pubblicazioni, sul versante modenese le cose non vanno decisamente meglio, quello che ci si ostina a definire un formato economico è solo una rateizzazione dei 100%, non vi è alcun risparmio nello spendere 3,00 euro al mese piuttosto che i 12 euro con cui il volume sarebbe stato probabilmente proposto in libreria, formato bocciatissimo, frutto di una politica decisamente aggressiva sulle tasche dei lettori, ma ampiamente adottata dalle major del panorama fumettistico in italia.
Conclusion: miniserie evitabilissima, Millar ha deciso di sedere sugli allori decisamente troppo presto a mio modesto parere.
Edizione italiana - cara e per una volta, persino più cara dell'edizione originale: se è vero che Kick Ass in america costava un dollaro per numero, qui da noi visto che i brossurati contengono due volumi originali, e costano 3 euro, vuol dire che la modenese nel suo formato economico, ci propone un albo che se la matematica non mi inganna, costa 50 centesimi in più.
Non ci siamo proprio, baci ai pupi.

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