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A carte scoperte

Creato il 04 gennaio 2016 da Bernardrieux @pierrebarilli1

A CARTE SCOPERTECONFERENZA STAMPA RETE CIVICA FIDENZA E MOVIMENTO 5 STELLE PER INFORMARE LA CITTADINANZA SUL PARERE DEL DIFENSORE CIVICO RISPETTO ALLA PETIZIONE ( 2039 firme) PRESENTATA A SOSTEGNO DELLA GESTIONE PUBBLICA CASE PROTETTE E CENTRI DIURNI DEL DISTRETTO.
Presenti oltre al capogruppo di Rete Civica Fidenza Luca Pollastri, Il capogruppo dei Movimento 5 Stelle Angela Amoruso, Carduccio Parizzi che ha presentato la Petizione per conto di Rete Civica Fidenza e Daniele Ghirarduzzi che ha presentato la petizione per il Movimento 5 Stelle.
A seguire l'intervento del capogruppo di RCF : Luca PollastriA CARTE SCOPERTE" La contrarietà alla privatizzazione di gran parte di servizi alla persona è stata oggetto, invano, della nostra attività dell’opposizione, ma anche di gran parte della cittadinanza; oltre 2.000 cittadini del distretto, di cui oltre 1.000 del Comune di Fidenza.
Il 07 febbraio 2015, abbiamo depositato al protocollo del Comune di Fidenza la petizione, chiedendo al Sindaco di Fidenza, nonché Presidente dell’Assemblea dei Soci di Asp:
1-Il ritiro, o in subordine, la sospensione della delibera n. 10 del 26 giugno 2014 del Comitato di Distretto, al fine di conoscere, come prevede la legge regionale del 26 luglio 2013 n. 12, quali sono “le motivate ragioni di opportunità ed economicità” che hanno convinto gli undici Sindaci membri dell’Assemblea stessa ad adottare la suddetta deliberazione;
2-Il coinvolgimento nella decisione dei cittadini attivando lo strumento del referendum consultivo
Non intendiamo mettere in discussione la potestà deliberativa, ma vogliamo evidenziare che, in ordine alla petizione sopra richiamata, si è consumata una gravissima violazione dello Statuto del Comune di Fidenza, che all’art.27 “Istanze, petizioni e proposte”, testualmente recita:
- I cittadini singoli o associati possono presentare all’Amministrazione comunale istanze, petizioni, proposte circa atti e provvedimenti di sua competenza per la tutela e il soddisfacimento di interessi collettivi.
- Esse devono essere scritte, sottoscritte e motivate. Entro cinque giorni dal ricevimento all’ufficio protocollo sono pubblicate in copia all’albo pretorio comunale per la durata di 15 giorni e dal Sindaco trasmesse, se l’esame non competa a lui, alla Giunta o al Consiglio comunale, secondo la rispettiva competenza.
- Il Consiglio, la Giunta, il Sindaco le esaminano rispettivamente entro due mesi, un mese, quindici giorni dal ricevimento. Le decisioni adottate sono pubblicate all’albo pretorio comunale e comunicate al proponente o al primo dei proponenti se più di uno, entro 5 giorni dalla loro adozione.
- L’elenco delle istanze, petizioni e proposte e delle decisioni ad esse relative di competenza della Giunta e del Sindaco sono comunicati al Consiglio comunale al termine di ciascun semestre solare.
A termini per l’esame della petizione e per la comunicazione delle decisioni ampiamente scaduti, senza che nessuna iniziativa sia stata promossa in merito alla inequivocabile indicazione statutaria, gli scriventi si sono rivolti al Presidente del Consiglio e al segretario alla presente segnalazione. Entrambe le note giustificano l'impossibilità di indizione del referendum per mancanza di un regolamento comunale ma non chiariscono perchè la nostra petizione non sia stata trattata secondo quanto indicato dallo Statuto all'art. 27. Peraltro il segretario stesso nella Sua nota in risposta precisa che referendum e petizione sono due diversi istituti, il primo normato dall'art. 29 , il secondo dall'art. 27.
Per questo motivo nel Luglio scorso, ci siamo ulteriormente rivolti al Segretario Comunale prendendo atto della impossibilità di indire il referendum e chiedendo come mai non fossero stati rispettati i termini indicati dall'art. 27 dello statuto nei commi 2-3-4 ( sopra citati)
Abbiamo inoltre richiesto, qualora si confermasse l'ipotesi di violazione della norme sopra riportate, di darne formale comunicazione alle autorità competenti ed avviare se necessario le azioni conseguenti.
Dal Comune però, a distanza di mesi, non è arrivato alcun giudizio sull’ammissibilità o meno del quesito.Precisiamo inoltre che dopo la presentazione petizione dove chiedevamo di sospendere la decisione " Il ritiro, o in subordine, la sospensione della delibera n. 10 del 26 giugno 2014 del Comitato di Distretto, al fine di conoscere, come prevede la legge regionale del 26 luglio 2013 n. 12, quali sono “le motivate ragioni di opportunità ed economicità” che hanno convinto gli undici Sindaci membri dell’Assemblea stessa ad adottare la suddetta deliberazione", il Sindaco del Comune di Fidenza, in qualità anche di Presidente dell'assemblea dei Soci, ha proseguito l’iter per l’esternalizzazione.Sarebbe stato forse difficile sostenere ragioni di opportunità : la verità di questa scelta è che a Fidenza è stato soppresso un centro diurno. La verità è che sono stati spesi soldi inutilmente sulla struttura di via Esperanto creando disagi agli ospiti, ai loro famigliari ed a tutto il personale.
Così come sarebbe stato difficile sostenere ragioni di economicità : la verità è che questa scelta ha mandato in un batter d’occhio, in forte perdita l’Ente pubblico ( ASP ). L’azienda nel 2014 aveva 535000 euro di utile che potevano essere spesi in servizi per gli anziani e le famiglie invece sono stati spesi in prevalenza per coprire le perdite del 2015 : - 480000 euro perdite che aumentano nel 2016 :-576000 euro e ancor di più nel 2017 coperti da contributi dei comuni che potevano essere usati per potenziare i servizi e contribuire al costo dei servizi alleviando le famiglie. Soldi volatilizzati, nella scelta decantata dal sindaco. Nessun beneficio ai servizi anche dai minori costi da IRAP che anch'essi andranno impegnati a coprire le perdite. Politica inoltre tutta a svantaggio anche della stabilità occupazionale, visto che non incrementando le ore di attività alla persona, non si aumentano i posti di lavoro e che la continuità dell'assistenza con questa scelta è stata messa a dura prova . Siamo da sempre convinti che si potesse fare una scelta che non avrebbe creato tutto questo e avrebbe mantenuto il giusto equilibrio pubblico-privato.La nostra petizione NON E' STATA PRESA IN CONSIDERAZIONE ISTITUZIONALMENTE nei termini e nei modi stabiliti dallo Statuto.A questo punto ci siamo rivolti al Difensore Civico che, ringraziamo per l’ attenzione posta a questa nostra segnalazione, chiedendo se vi fossero gli estremi per una “omissione di atti dovuti ad inerzia dell’amministrazione”.IL DIFENSORE CIVICO il 17 gennaio scorso ha dato riscontro positivo alla nostra richiesta ed INVITA il Sindaco del Comune di Fidenza:
- ad attivare entro 30 giorni, qualora non l’avesse già fatto, l’iter previsto per le
petizioni popolari dall’art.27 dello Statuto comunale;
- a proporre al Consiglio Comunale, entro 30 giorni, uno specifico regolamento da
adottare, in attuazione dell’art. 29, comma 9 dello Statuto Comunale.Se l’inerzia perdura, la legge la legge mette a disposizione uno strumento veloce, l’azione contro il silenzio-inadempimento (art. 31 Codice processo amministrativo) per giungere in tempi rapidi all’adozione dell’atto da parte della p.a., anche attraverso l’eventuale nomina di un commissario ad acta. Si potrebbe inoltre profilare una responsabilità da ritardo ai sensi dell’art. 2bis della legge n. 241/90.
Qualora il termine non sia rispettato è nostra intenzione attivare la procedura del silenzio inadempimento.Con questa omissione dei doveri giuridici, statutari e regolamentari, l’amministrazione comunale di Fidenza impedisce ai cittadini di esercitare i propri diritti di partecipazione alle scelte deliberative dell’amministrazione” .
Tutto questo la dice lunga sul comportamento di una Amministrazione che si vanta della partecipazione... Aver fatto slittare i tempi e non aver voluto adeguare il regolamento per indire il referendum, ha consentito l'esternalizzazione di grossa fetta di servizi alla persona da ultimo anche la funzione sociale. Il referendum probabilmente avrebbe fatto capire al Sindaco che i cittadini di Fidenza la pensano diversamente.
Tutta questa vicenda ha molti altri aspetti da chiarire ed è nostra intenzione tentare di farloCoordinamento Rete Civica Fidenza
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