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A che gioco giochiamo?

Creato il 21 agosto 2010 da Patuasia

Cosa può comunicare al cittadino e al visitatore una piazza neoclassica trasformata in oratorio? Che significa l’uso di un manifesto russo di propaganda comunista come logo della manifestazione? Entrambe le scelte esprimono una cosa sola: IGNORANZA! Ancora una volta la nostra bella piazza è stata stuprata da un orribile capannone e, come se non bastasse, da tavoli e panchette reduci da una fiera paesana. L’obiettivo è quello di far-giocare-i-grandi con giochi intelligenti, lo propone l’Associazione Iacta Est. Niente in contrario con l’iniziativa che sicuramente risponde a un bisogno di socialità, ma contrarissimi all’uso della piazza Chanoux come teatrino di divertissement! I membri dell’Associazione di Promozione Sociale, dovrebbero avere il buon senso di  mantenersi entro i propri limiti: vanno bene i pub, le biblioteche, l’Espace populaire, gli oratori parrocchiali, ma la piazza no grazie! Peggior condotta è quella degli amministratori comunali che concedono a chiunque ne faccia richiesta l’uso del “salotto buono della città”. Se il richiedente può permettersi una certa ignoranza (dal verbo ignorare), l’amministratore no! La scelta del manifesto russo come logo di copertina del foglietto in distribuzione ci sembra un altro dispetto fatto all’intelligenza. Oppure un lapsus: l’immagine futurista di Alexander Rodcenko, fu realizzata per una campagna di alfabetizzazione…


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