Insomma, la poesia, per tanti motivi, è l’ “oggetto” che meno si presta al consumo, non fa “divertire”, non si vende, non dà profitti(rari gli editori che investono qualcosa nelle opere di poesia), non “spiattella i fatti” già belli pronti e confezionati, non si presta alla propaganda…insomma, a che serve?a chi può interessare?
Non “serve” a niente, e questo è il suo limite, ma può interessare tutti, e questa è la sua inespugnabile forza, che spiega, tra l’altro, perché la poesia da sempre ha accompagnato le vicende umane.
da Nicola Lo Bianco, A che serve la poesia, inedito
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