Si è tanto parlato, una decina di anni fa, di Grande Fratello, di regole per la privacy, di sicurezza, quando imperversavano le polemiche della Lega Nord sulla sicurezza che ovviamente non c’era. Il Comune guidato dall’ex sindaco Paolo Bodini, con assessore alla polizia municipale Caterina Ruggeri, lanciò il programma di videosorveglianza. Che fine hanno fatto le famose telecamere che oggi non vedono più niente? Perché c’è tanto bisogno dei carabinieri e i vigili invece sembrano non servire più? Perché gli investimenti delle amministrazioni precedenti devono essere per forza trascurati dalle successive? E la continuità amministrativa delle buone opere, che siano attivate dall’una o dall’altra parte, diventa un principio fazioso? Segue l’interrogazione di Alessia Manfredini e Caterina Ruggeri (Pd) in proposito.
Dopo i tre blitz dei carabinieri, il Sindaco nonché Assessore alla Sicurezza riferisca in Consiglio.
Alessia Manfredini e Caterina Ruggeri
Interrogazione a risposta orale
Premesso che
da notizie apprese a mezzo stampa nelle ultime due settimane si sono svolti dei blitz dell’Arma dei Carabinieri nei parchi definiti “della paura”;Considerato che
a Cremona non esistono luoghi tali da invocare la militarizzazioneda anni alcuni parchi sono segnalati e presidiati dalla Polizia Municipale, così come tante zone della nostra città
rilevato che
In città e in tante aree verdi é attivo un sistema di videosorveglianza per consentire alla Polizia Municipale di monitorare ed di intervenire in modo tempestivos’interroga il Sindaco nonché Assessore alla Sicurezza
-se non intende riferire in Consiglio sulla situazione sopra in oggetto
-quali reati sono stati constatati dall’Arma dei carabinieri nei tre blitz
0.000000 0.000000-per sapere nel dettaglio l’attività dei vigili urbani in questi tre anni nei parchi cittadini cremonesi.
Alessia Manfredini
Caterina Ruggeri