Sulla risposta data dal Presidente della Giunta che chiede una sfiducia costruttiva Laurent Viérin risponde: ” E’ chiaro il tentativo di non voler abbandonare le poltrone.” (aostanews24). Dal suo curriculum si legge: Eletto per la prima volta nel 1995 in Consiglio comunale di Jovençan, è confermato nel 2000 quando la lista del quale è promotore vince le elezioni municipali: viene quindi nominato Assessore alla cultura, sport e politiche sociali. Nel 2003 è eletto per la prima volta in Consiglio Valle nella lista dell’Union Valdôtaine e ricopre la carica di Consigliere Segretario fino al 2006, quando viene nominato Assessore regionale all’istruzione e cultura. Nel 2008, conferma la sua elezione in Consiglio regionale e assume nuovamente la carica di Assessore all’istruzione e cultura. Alle politiche del 2013 concorre per il posto di deputato alla Camera e arriva secondo. Alle elezioni del 26 maggio 2013 è stato rieletto in Consiglio regionale, con 7748 voti, nella lista dell’Union Valdôtaine Progressiste. Leggete cosa diceva su Aostaglocal.it il consigliere di Alpe, Alberto Bertin, riguardo alle elezioni politiche del 2013:
“Una scelta che aumenta la confusione e favorisce lo status quo”. Alberto Bertin, a nome di Alpe, commenta così, e con sarcasmo la candidatura voluta dall’Union valdotaine progressiste “che candiderà alla Camera l’ex assessore del governo Rollandin, Vierin junior. Si tratta di una decisione che, purtroppo, non sorprende ed è perfettamente in linea con i comportamenti di una certa politica. Una politica che non si interessa ai contenuti, come abbiamo visto in molte occasioni e ha come unico obiettivo il potere fine a se stesso. La solita vecchia politica dei veti, del tatticismo esasperato, delle desistenze e dei voti incrociati che ben conosciamo. La Valle d’Aosta non ha bisogno di questa politica. Il cambiamento non passa dalle conversioni dell’ultimo minuto e se qualcuno si illudeva deve ricredersi”.
Ha ragione Bertin e io, riguardo alla politica espressa dal giovane leoncino rampante, condivido appieno il suo pensiero, ma sembra che il suo partito non la pensi così. Baci e abbracci in quel de la Gabella!