Alcuni mesi fa ho ricevuto un dono stupendo: un'amica mi ha regalato questi cubi dell'alfabeto in bachelite - risalenti alla sua infanzia - un po' sbeccati e sbiaditi , con scritte e disegni consumati ma con quell'aria "vintage" che li rende davvero unici.Mio nipote Filippo - che in quella occasione aveva da poco compiuto quattro anni - alla mia richiesta - deformazione professionale?- "dimmi una parola che inizia con A" mi ha risposto "casa". 
Constatata l'inesistente consapevolezza fonologica, li ho accantonati e abbiamo continuato a giocare con i numeri, suo vero "pallino" e curiosità da tanto tempo: conta fino a venti e oltre , con corrispondenza biunivoca perfetta "oggetto/numero" e inizia anche a sommare e sottrarre usando le dita.
Ma da qualche settimana ha iniziato a porre domande sui segni grafici della lingua e chiede spesso "che lettera è, nonna? ".
Adesso giochiamo a "è arrivato un bastimento con tante ... U" e vince chi dice più parole che iniziano con quel suono.
Ho anche trovato una graziosa valigetta per contenerli.
Ovviamente nessuna forzatura verrà messa in atto e , più che altro, giocheremo a costruire torri. Ma, intanto......
