A Cremona Dylan Dog tra rilancio e mito

Creato il 22 settembre 2014 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Il 18 Settembre si è inaugurata a Cremona presso il Centro Fumetto Andrea Pazienza la mostra “Dylan Dog tra rinnovamento e mito”, in cui sono esposte assieme le tavole della collezione Marco Cortellazzi ed alcuni inediti del nuovo corso. Roberto Recchioni, Nicola Mari e Franco Busatta, presenti per l’occasione, hanno parlato agli spettatori del rinnovamento in corso, esprimendosi a proposito dei necessari cambiamenti, dell’atteso albo numero 337 e dei nuovi personaggi che entreranno a far parte della vita dell’Indagatore dell’Incubo.

IL DOWNGRADE

E’ un momento stimolante per la casa editrice e il debutto delle storie della “rinascita” di Dylan Dog è sicuramente uno dei motivi di massimo fermento. Franco Busatta si esprime a proposito del clima che si respira nella casa editrice e della serietà con cui è stato portato avanti il lavoro sulla serie:

“È stato un momento elettrizzante sotto tutti i punti di vista. Il rilancio della seconda testata di fumetti italiana è un investimento molto importante per la casa editrice e su cui siamo molto concentrati. È un grande piacere lavorare con dei grandi talenti per Dylan Dog.”

Riguardo alla necessità del cambiamento Nicola Mari afferma:

“Le due caratteristiche fondative del personaggio sono quelle di mantenere sempre alto il livello dell’enigma e della domanda. Negli ultimi tempi Dylan Dog aveva iniziato a dare delle risposte, distanziandosi dai due tratti distintivi del personaggio. A volte per ritrovare se stessi bisogna anche un po’ perdersi. Dylan Dog, secondo me, in quel periodo si era un po’ allontanato da se stesso, ma per ritrovarsi. L’operazione che è in atto è proprio quella di riportare Dylan Dog a quello che era, tenendo conto del periodo intermedio che è stato indispensabile anche per capire che c’era bisogno di riportare Dylan a se stesso. “


SPAZIO PROFONDO

L’albo 337 è il primo del nuovo corso, disegnato da Nicola Mari, colorato da Lorenzo De Felici (o “ridisegnato in modo cromatico”, come dirà poi il disegnatore) e sceneggiato da Roberto Recchioni, è un numero molto particolare ambientato, come lascia intendere il titolo, nello spazio. Roberto Recchioni spiega:

“Non è il vero inizio della nuova fase di Dylan Dog, ma è una storia di transizione che serve per far capire ai lettori vecchi e nuovi che da questo momento in poi si cercherà di stupire. Nicola Mari si è trovato di fronte una sceneggiatura con una storia strana alle spalle; in origine l’avevo scritta per lui e perciò buona parte delle inquadrature e delle suggestioni sono state pensate da me per lui, poi era stata assegnata ad un altro disegnatore e infine è tornata a lui di nuovo.”


LA RIMODERNIZZAZIONE

“Si sta riportando quello che era Dylan Dog negli anni ottanta agli anni duemila. Questo cambia tutto.”

dice Nicola Mari.
Buona parte dei cambiamenti che si stanno svolgendo nella testata sono infatti concentrati sulla necessità di modernizzare e rendere il più reali possibili l’ambiente e la società londinese in cui si muove l’Indagatore dell’Incubo.

“Il terzo numero, disegnato da Casertano e sceneggiato da Simeoni , racconta dei riots , fenomeno violento tuttora presente nell’immaginario collettivo. Vogliamo raccontare sia la Londra presente che il mondo in genere quindi un cambio radicale del mondo o dell’Inghilterra verrà rappresentato all’interno degli albi.”


AUTORI COINVOLTI

Sono numerosi gli autori coinvolti e tra questi vengono citate delle new entry come Mirka Andolfo (autrice di Sacro e Profano), Federico Rossi Endrighi e Lorenzo De Felici in veste di disegnatore.


I NUOVI PERSONAGGI

Durante l’incontro ci si è soffermati a paralare del nuovo villain di Dylan, John Ghost, di cui abbiamo avuto modo di ammirare direttamente sul web alcuni studi di Angelo Stano e due tavole che ritraggono in maniera esaustiva le ambiguità del personaggio. Roberto Recchioni ne sottolinea le caratteristiche che lo rendono una perfetta nemesi di Dylan Dog.

“È un personaggio che nasce da un universo narrativo al di fuori di quello di Dylan e ci serve per veicolare tutto quello che Dylan non può veicolare. La visione di Dylan nei confronti del mondo è una visione specifica e allora ci serviva un contraltare che gli facesse da contraddittore. John Ghost cammina sul sottile confine tra il caos e l’ordine e serve la linea del caos. Non è esattamente un cattivo, però porta con se tutta una serie di nuove criticità nel mondo di Dylan.”


Ora, a pochi giorni dall’uscita di Spazio profondo, non ci resta che aspettare l’Inizio di una “nuova era” per Dylan Dog e sperare che l’Indagatore dell’Incubo ci sorprenda e ci inquieti come prima e più di prima.








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