A DANCE WITH DRAGONS, di G.R.R. Martin
Harper Voyager, 1016 pagine
Genere: fantasy
Giudizio: 4/5
ATTENZIONE!!! QUESTO COMMENTO CONTIENE SPOILER!!!
Finalmente sono riuscita a finire questo mattonazzo.
Si tratta, come ben tutti sapranno visto che ormai il successo di Martin è universale, del quinto volume di "A song of ice and fire".
In teoria mancano due libri per finire la saga. In pratica l'unico modo per finire la saga in due volumi sarebbe scatenare i tre draghi di Dany su Westeros e uccidere tutti in maniera rapida, senza intrighi di palazzo; ma forse Martin si sta sul serio avviando in questa direzione, dato che alla fine...
No, no, non ve lo dico.
Questo commento conterrà spoiler, ma il finale lo lascio a sorpresa; anche perché è una delle poche cose sorprendenti del libro. C'è qualche altro colpo di scena, ma si contano sulle dita di una mano. Non vi paiono pochi per un romanzo di novecento e rotte pagine? A me sì. Ritengo che siano l'esternazione del principale difetto di questa saga, ossia che è dispersiva. Terribilmente, dannatamente dispersiva.
In questo romanzo ci sono dai quindici punti di vista in su; non lo so, a un certo punto ho perso il conto.
Personalmente, quando scrivo, ho già difficoltà a tenere le fila della trama con quattro POV. Certo, Martin ha molto più mestiere di me, non lo metto in dubbio, ma ho proprio l'impressione che la cosa gli stia sfuggendo di mano.
Poi in realtà non è vero. Sono sicura che lui ha un sacco di schemi (una stanza piena di schemi) e sa esattamente dove andare a parare. Però da lettrice comincio a trovare faticoso seguire così tante trame e sottotrame, anche perché trascorrono anni tra un romanzo e l'altro e io mi dimentico le cose e non ho voglia di rileggermi i libri precedenti (per fortuna ora c'è la serie TV che mi aiuta a ricordare il passato).
Le lamentele finiscono qui. Per il resto, Martin è ineguagliabile. Come ammazza lui i personaggi non lo fa nessuno.
Ora cominciano gli spoiler.
Caro zio Martin, ho delle cose da dirti:
- Grazie per aver pugnalato Jon Noioso Snow, anche se in realtà non è stato un gran colpo di scena, perché era ovvio che far passare quattromila bruti al di qua della Barriera e affidare loro il comando dei castelli dei Guardiani della Notte gli avrebbe attirato qualche antipatia. Spero che sia morto sul serio.
- Grazie per aver dato una svegliata a Dany, che ha a disposizione tre draghi e non sa come usarli. Ma cavoli, a che ti serve una flotta con tre draghi? Va' a Westeros e bruciali tutti!
- Grazie per Tyron.
- Grazie per Barristan Selmy.
- Grazie per le Vipere e, già che siamo in argomento, grazie per aver ucciso quasi subito il principe di Dorne.
- Non cominciare a uccidere i Lannister come se fossero degli Stark, ma non usare lo stesso riguardo con i Tyrrel, i Baratheon superstiti (se ce n'è ancora qualcuno) e, già che ci sei, anche con i Greyjoy e con i Bolton.
Tornando seri e cercando di tirare le fila sulle mie impressioni, "A dance with dragons" è un libro ben scritto, avvincente, ma abbastanza inconcludente; tuttavia secondo me vale la pena di leggere l'intera saga (fatelo in inglese se non avete voglia di comprarvi i millemila libri editi dalla Mondadori; è un inglese un po' difficile all'inizio, ma poi vi ci abituate), sopratutto perché ha tracciato un nuovo modo di scrivere e intendere il fantasy.