La serie a fumetti Io, il lupo e …, con protagonisti il piccolo Luigi e il lupo domestico Bernardo si è da poco arricchita di un nuovo capitolo, quando mi arriva la richiesta di due lettrici appassionate che vorrebbero saperne di più…
Angela, 5 anni, adora Io, il lupo e i biscotti al cioccolato di Delphine Perret. Se lo fa leggere spessissimo da mamma Paola perchè del libro le piace tutto, la storia e i disegni. Ed essendo un tipetto vispo, Angela è pronta a giurare di essere lei la bambina che non si fa spaventare e fa la linguaccia al lupo!
Illustrazione di Delphine Perret da Io, il lupo e i biscotti al cioccolato, Logos edizioni.
Anche Paola, che ha scelto il libro dopo averne sfogliato alcune pagine in libreria ed essere rimasta colpita dall’espressività dei personaggi, resa con pochissimi efficaci tratti, si è affezionata al lupo adorabilmente depresso e un po’ fifone protagonista della storia.
Ad entrambe, fedeli lettrici di questo blog, sono lieta di poter consigliare quest’oggi il nuovissimo libro della serie scritta e disegnata da Delphine Perret, Io, il lupo e la capanna, appena pubblicato in casa Logos nella collana Illustrati, che insieme al libro citato in apertura e a Io, il lupo e le vacanze con Pepé forma una buffa trilogia a fumetti per bambini ironici e coraggiosi.
Ma per tutti i lettori che ancora non conoscono la serie, meglio cominciare dall’inizio…
Tornando da scuola il piccolo Luigi (ma il suo nome lo scopriremo solo nel secondo libro) trova un animaletto magro e scuro abbandonato sul ciglio della strada. Un cane? No, il Terribile Lupo Cattivo… che però non spaventa più nessuno ed è caduto in depressione.
Luigi non trova nessun rimedio migliore che portarselo a casa, ribattezzarlo Zorro (anche se il lupo di nome fa Bernardo), fargli una comoda cuccia nell’armadio e nutrirlo di biscotti al cioccolato e scatolette per gatti (per irrobustirsi). Poco male se Bernardo tenta di mangiare senza successo sua sorella, o si allena nel fare le boccacce alla finestra. Un po’ alla volta la grinta da lupo torna a galla, insieme alla voglia di divertirsi. Continua…
Luigi e il suo lupo condividono tutto: la merenda, i compiti e adesso anche le vacanze in compagnia del nonno Pepè. Che non si stupisce affatto che il suo nipotino abbia come animale da compagnia il lupo delle fiabe, parlante e bipede.
Comincia per i tre un lungo viaggio in macchina attraverso la campagna, in direzione del mare, fatto di soste in autogrill, pic-nic e piccoli equivoci. Bernardo proprio non ci sta ad essere scambiato per un cane da appartamento e, nonostante abbia rinunciato a spaventare le persone o a divorarle, si sforza di tirare fuori il proprio lato “lupesco”. Ma le circostanze finiranno per dimostrare che il suo istinto selvatico lascia un po’ a desiderare…
Ed eccoci al terzo ed ultimo capitolo (per il momento):
Io, il lupo e la capanna, di Delphine Perret, Logos 2013, 14 euro.
Bernardo e Luigi sognano di scappare di casa, dai genitori, dagli spinaci e dalle punizioni e andare a vivere in una capanna nel bosco. Si dovranno accontentare di una gita in campagna insieme ai genitori di Luigi. Ma le occasioni per costruire un rifugio segreto non mancano, e dopo qualche maldestro tentativo, la fatica (poca) dei due è premiata con la scoperta di una casa sull’albero bella e pronta. Al pic nic ci pensa la mamma, e anche a fornire suo malgrado il materiale per i giochi più divertenti…
Illustrazione di Delphine Perret da Io, il lupo e la capanna, Logos edizioni.
Al duo di improbabili avventurieri si unisce una nuova inaspettata amica, che dimostra a Luigi e Bernardo – e a tutti i lettori -che non si è mai troppo vecchi per godersi i piaceri segreti di una casa sull’abero!
Al di là delle storie, piene di spirito e leggerezza, sono lo stile narrativo e la grafica inconfondibile di Delphine Perret a rendere piacevolissima la lettura di questi tre libri, a cavallo fra fumetto e albo illustrato. Adatti a “lettori accompagnati” dai 4/5 anni in su, sono anche una lettura perfetta per i bambini dai 6/7 anni in su che si vogliono cimentare con i libri in autonoma.
Ogni volume è suddiviso in una dozzina di capitoletti, introdotti da una frase di Luigi, alla quale le illustrazioni successive, quattro per ogni pagina, donano un significato di volta in volta ironico e surreale. Come quando nel capitolo 1 di Io, il lupo e biscotti al cioccolato il bambino dichiara: “Di solito quando torno da scuola non mi succede mai niente”. E nella pagina successiva trova il lupo seduto ad un angolo della strada.
La scelta del bianco e nero e l’uso sapiente delle campiture a carboncino che formano la silhouette del lupo allampanato sono una scelta grafica raffinata, ma le figurine fini e pulite tratteggiate da Delphine Perret sono principlamente lineari e riconoscibili, adatte all’occhio di un pubblico di bambini. Fra la pubbblicazione del primo e del secondo libro in Francia sono passati cinque anni, e lo stile dell’autrice è mutato, facendosi ancora più stilizzato ed essenziale, senza perdere la piacevolezza del tratto.
Un po’ Calvin e Hobbes, un po’ Charlie Brown e Snoopy, Luigi e Bernardo sono una coppia che spero destinata ad altre divertenti avventure sul limitare che divide la realtà dall’immaginazione. Ai loro appasionati lettori consiglio di scoprire le storie del piccolo Camillo disegnate da Ole Könnecke e pubblicate da Beisler editore (non ve lo ricordate? Cliccate qui) e quelle di Marjolaine Leray, sempre pubblicate da Logos edizioni: prossimamente su queste pagine!
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