Ha aperto i battenti a Francoforte, in Germania, la più grande esposizione personale mai organizzata di opere di Jeff Koons, uno degli artisti viventi più controversi, visionari e quotati al mondo.
Divisa in due musei della “capitale economica d’Europa” – nella galleria Schirn am Roemerberg i dipinti e nella Liebieghaus le sculture – l’esposizione conta oltre 89 opere, che rimarranno a disposizione dei visitatori fino al prossimo 23 settembre.
Insieme le due esposizioni rappresentano la più grande mostra dell’artista statunitense mai organizzata al mondo, ha ricordato con orgoglio il direttore dei due musei, Max Hollein, durante una visita di presentazione organizzata per la stampa.
A colpire soprattutto l’esposizione delle sculture dell’artista neo-pop, disposte nella Liebieghaus tra opere plastiche dell’età antica, del medioevo e del barocco, in un dialogo tessuto con sapienza che attraversa i secoli.
Koons, che ha partecipato per due anni con i tre curatori alla preparazione dell’esposizione, si è difeso, in conferenza stampa, dall’accusa che i suoi lavori siano kitsch o banali. “Quelli sono concetti del giudicare – ha detto -, e io non credo ai giudizi”.
Le sue opere sarebbero anzi un inno alla sospensione del giudizio, riporta l’agenzia Dpa. Koons ha spiegato di lavorare pensando al “momento in cui ci troveremo sul letto di morte ed esaleremo l’ultimo respiro”, quando molti penseranno: “Se solo mi fossi preso la libertà”.
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