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Grecia, lunedì nero con banche e Borsa chiuse, polizia in stato di allerta. Tremano i mercati europei

Creato il 29 giugno 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Oggi la Borsa di Atene è chiusa, così come le banche, che riapriranno solo lunedì prossimo, 6 luglio, il giorno dopo il referendum sulla proposta dei creditori. Ieri il premier ellenico Tsipras ha accusato la Bce e l’Europa: ”I tentativi di cancellare il processo democratico sono un insulto e una vergogna per le tradizione democratiche in Europa”, ha detto il premier greco, che ha invitato la popolazione alla calma sottolineando che “i depositi dei greci sono al sicuro”. Ma né l’Eurotower né altri, aggiunge, “fermeranno il processo del referendum”. Ecco il parere dei principali premier europei, mentre la situazione greca ed europea sembra essere molto complessa e delicata.

(openeurope.org.uk)

(openeurope.org.uk)

La decisione delle autorità greche sul controllo dei capitali è “giustificata” ma deve essere applicata “per il periodo più breve possibile”. E’ quanto si legge in una dichiarazione del commissario Ue per i servizi finanziari e il mercato dei capitali, Jonathan Hill. “Nelle circostanze attuali, la stabilità del sistema finanziario e bancario in Grecia rappresenta il tema prevalente di interesse pubblico” e questo “giustifica l’imposizione di restrizioni temporanee sul flusso di capitali. Mantenere la stabilità finanziaria è la sfida principale e immediata per il paese”. Ma, continua Hill “a nome della Commissione”, se l’imposizione di misure restrittive appare “necessaria e proporzionata in questo momento, il libero movimento dei capitali deve tuttavia essere ripristinato al più presto nell’interesse dell’economia greca, dell’Eurozona e del mercato unico Ue nel complesso”.

Intanto in Grecia aumentano intanto le misure di sicurezza e lo stato di allerta delle forze di polizia nel timore di disordini, soprattutto nei pressi delle banche del Paese, a seguito dell’annuncio della rottura delle trattative con l’Eurogruppo, della chiusura di banche e uffici postali e del referendum di domenica. Il ministro per la protezione dei cittadini Yiannis Panousis ha incontrato i dirigenti della polizia per disporre misure come l’aumento dei servizi di pattuglia e il richiamo in servizio di tutti gli agenti.

Bruxelles monitorerà la situazione e l’attuazione delle misure sui movimenti di capitale e “rimane pronta ad assistere le autorità greche negli aspetti tecnici di questo lavoro”. Oggi il commissario Ue per gli Affari economici, Pierre Moscovici, ha sottolineato che “bisogna trovare un compromesso. La porta per il negoziato è aperta. Io sono per una Grecia riformata nell’eurozona, senza austerità”.

Anche secondo la Spagna c’è ancora spazio per raggiungere un accordo con la Grecia. “C’è ancora tempo – ha dichiarato il ministro dell’Economia Luis de Guindos -. Il programma greco termina alla fine di martedì, così abbiamo 48 ore e possiamo ancora trattare; non escludo che possiamo raggiungere un accordo”.  Il premier spagnolo Mariano Rajoy, invece, ha convocato una riunione straordinaria della commissione affari economici del governo per analizzare la situazione della Grecia e gli effetti sul Paese.

La situazione in Francia. I negoziati tra la Grecia e i suoi creditori, interrotti questo fine settimana, “possono riprendere in qualsiasi momento”, ha affermato invece il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin. “Questa trattativa è stata interrotta sabato per volontà del governo greco. Si può riprendere in qualsiasi momento”, ha spiegato Sapin alla radio France Inter. “Sarà una negoziazione che potrà permettere alla Grecia di superare immediatamente le sue difficoltà e restare nell’euro”, ha detto ancora. Sapin ha poi deplorato che il primo ministro greco Alexis Tsipras abbia cessato “unilateralmente” i negoziati.  Il presidente francese Francois Hollande si dice “rammaricato” per la scelta di Atene di interrompere i negoziati, anche perchè l’accordo era vicino. Lo ha affermato al termine del Comitato ristretto. Secondo Hollande i creditori sono “molto vicini” all’accordo con Atene: “Oggi un accordo sulla Grecia è ancora possibile – ha dichiarato, augurandosi che i negoziati possano essere ripresi – sta ad Atene decidere. La Francia – ha aggiunto è disponibile sempre a dialogare”. Hollande ha convocato il comitato ristretto per fare il punto sulla crisi di Atene, fa sapere l’entourage di Hollande: “Si tratta si un aggiornamento sulla situazione dell’eurozona, Grecia e Francia, e si tratta di vedere come i prossimi giorni potrebbero essere utilizzati per discutere e cercare di trovare una soluzione alla crisi greca”. Oltre a Hollande e al primo ministro Manuel Valls, sono presenti i ministri delle Finanze ed Economia, Michel Sapin e Emmanuel Macron, e il segretario di Stato per gli affari europei, Harlem Desir.

Il premier britannico, David Cameron, auspica che si trovi un accordo tra Grecia ed Eurozona per ragioni di stabilità. “Se la Grecia votasse no al referendum – dice Cameron – difficilmente potrebbe rimanere nell’euro”. Per Cameron la Ue dovrebbe mostrare “flessibilità. Spero che il buonsenso prevalga”. Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel incontrerà oggi i leader di tutti i maggiori partiti tedeschi per discutere della crisi greca. Alla riunione presso la cancelleria prenderanno parte i leader parlamentari di tutti i partiti, compresi quelli di sinistra e dei verdi che sono all’opposizione.

Intanto questa mattina le borse europee e mondiali in picchiata. Si aggravano le perdite dell’apertura ed ora i listini cedono oltre il 4% ad eccezione di Atene, chiusa, e di Londra che arretra del 2,27%. Francoforte perde il 4,27%, Parigi il 4,23% e Milano del 4,34%. La borsa spagnola avvia la seduta con un fortissimo calo del 5,25%. L’indice Ibex è a 10.775 punti. La borsa portoghese ha aperto con un calo del 5%. Vola lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi ai primi scambi: il bond a 10 anni ha superato i 186 punti, con un rendimento del 2,15%. Al momento il differenziale è a 166 con un rendimento del 2,40%. Più alto anche lo spread dei bond spagnoli e in forte rialzo, oltre i 10 punti, quello dei titoli greci a due anni. Dopo l’impennata iniziale, lo spread si attesta a 161 punti base, con un rendimento del 2,39%. Euro in flessione in avvio dei mercati finanziari a seguito della crisi greca. La moneta unica è scesa ai minimi da un mese a 1,0955 dollari sui circuiti elettronici, contro 1,1165 dollari di venerdì e al momento viene scambiata a 1,1070 dollari. Euro/yen a 135,9 e dollaro/yen a 122,7. Vanno male anche le borse asiatiche nel giorno in cui la Grecia non aprirà le proprie banche. Tokyo sta perdendo il 2,82%, Sydney il 2,24%, Seul l’1,56%, Taipei il 2,40%, Singapore l’1,35%. Le cose vanno ancora peggio a Shanghai che già aveva registrato perdite nelle ultime due settimane. Nonostante un taglio a sorpresa dei tassi di interesse nel weekend, lo Shanghai Composite Index cede il 7,35%. (AGI)


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