LETTERA A OCCHETTO
La tua iniziativa, al di là di una maggioranza al Comitato Centrale e al 19° Congresso, è totalmente fallita in semplice e orrido suicidio di un Partito campione di democrazia e di libertà quale è stato il Partito Comunista Italiano. L’ideale o l’utopia o, come la si voglia chiamare, l’ideologia comunista, anche visto i fallimenti all’Est, non è vero che è di per se stessa maligna. Alla umanità non deve essere tolta la speranza che il sistema capitalista e l’imperialismo siano immortali e che lo sfruttamento coloniale della natura non abbia alternativa costruendo, se pur sulle sconfitte, una società veramente socialista. Senza tener di conto del falso orgoglio borghese ma dell’interesse generale degli ultimi, è ora che tu rassegni le dimissioni da Segretario Generale del Partito Comunista Italiano. Questa è la proposta che ti rivolgo perchè le tue dimissioni non saranno il toccasana di tutti i mali, ma certamente creeranno un clima nuovo ( se pur nella estrema confusione nella quale il Partito è stato gettato dal novembre 1989 ), con il quale lavorare prendendo come base le idee e proposte per il programma prodotto dall’Ufficio del programma. Tentare così di riunificare i comunisti coloro i quali ancora hanno la fortuna di avere un’ideale e che, malgrado le sconfitte, ancora vogliono lottare nel Partito nuovo di Togliatti, “ aggiornato “ da Berlinguer, rifondato in “ Comunisti Democratici “ con il 20° Congresso. E’ indispensabile che la scellerata iniziativa per dare inizio – e dai fatti abbiamo visto: rinnegando se stessi; il vergognoso comportamento sugli avvenimenti del Golfo – alla fase costituente per una nuova formazione politica non comunista sia corretta, con l’avvio della fase di ricerca della “ Terza via “; “ della via italiana al socialismo “ di Togliatti costruendo la rifondazione del Partito Comunista Italiano.
Ti saluto
Renzo Mazzetti
San Romano lì, 12 ottobre 1990
Caro Renzo,
lottare per una società più giusta ed onesta è l’obiettivo primario di una grande forza della sinistra. Non vogliamo svendere nulla, né omologarci al sistema di potere dominante, bensì ricollocare la nostra tradizione in modo da cogliere e valorizzare ciò che è più vitale e attuale del nostro passato, affrontando le sfide che il presente ci lancia e il futuro ci prepara. In una fase così delicata e difficile per la sinistra, come segretario di un partito, che tanto ha dato alla democrazia del nostro Paese e che ha rappresentato un punto di riferimento per le forze progressiste in tutto il mondo, sento forte il dovere e la responsabilità di lavorare con determinazione perchè niente vada perduto e dalla grande pianta della sinistra nascano nuovi frutti. Questo è l’obiettivo difficile ma esaltante cui mi sono profuso e che,se il partito tutto, i suoi militanti lo vorranno, intendo portare a compimento.
Un saluto cordiale
Achille Occhetto
Roma, 29 ottobre 1990
IL PARTITO
Il Partito è un uragano
denso di voci flebili e sottili
e alle sue raffiche
crollano i fortilizi del nemico.
La sciagura è sull’uomo solitario,
la sciagura è nell’uomo quando è solo.
L’uomo solo
non è un invincibile, guerriero.
Di lui ha ragione il più forte
anche da solo,
hanno ragione i deboli
se si mettono in due. Ma quando
dentro il Partito si uniscono i deboli
di tutta la terra
arrenditi, nemico, muori e giaci.
Il Partito è una mano che ha milioni di dita
strette in un unico pugno.
L’uomo ch’è solo
è una facile preda,
anche se vale
non alzerà una semplice trave,
nè tanto meno una casa a cinque piani.
Ma il Partito è milioni di spalle,
spalle vicine le une alle altre
e queste spalle portano al cielo
le costruzioni del socialismo.
Il Partito è la spina dorsale
della classe operaia,
il Partito è l’immortalità
del nostro lavoro.
Il Partito è l’unica cosa che non tradisce.
VLADIMIR MAJAKOVSKIJ
COMMENTI (1)
Inviato il 04 settembre a 17:41
Per carattere sono portato a credere che un uomo inizia il suo percorso culturale e sociale partendo da una posizione di ''buona fede''.Poi,lungo il percorso della vita ,inizia con le scelte importanti che decidono il suo futuro.Credo nella... buona fede iniziale di Occhetto cosi' come in quella del giovane Craxi o del giovane Andreotti etc..Si comincia,poi, a scegliere i compagni di viaggio e li' iniziano le prove di condizionamento delle proprie idee,si comincia a venire a patti con qualcuno o qualcosa per progredire nellascala sociale e non ci si accorge che si e' accumulata tanta zavorra che tende a farci precipitare verso il basso. Si dimenticano cosi' gli entusiasmi giovanili e la purezza degli intenti. Un famoso socialista di nome Gesu' ,duemila anni fa' aveva previsto che TANTI sarebbero stati I CHIAMATI, MA POCHI GLI ELETTI.....Mostra tutto