Non ha alcuna trama strutturata, comunque, "A Girl Walks Home Alone At Night", per niente, è infatti una pellicola che vive di parentesi e silenzi, spesso accompagnati da una regia videoclippara che proprio con la miscela di suoni e di immagini riesce a strappare i suoi acuti migliori e ipnotizzanti. Di spaventare con la componente horror a disposizione, la Amirpour d'altronde sembra non avere intenzione, accontentandosi di un'unica scena esplicita dove viene strappato un dito dalla mano di un delinquente, che tuttavia appare più necessaria a stabilire la personalità della vampira protagonista che ad essere uno spettacolo gratuito per gli appassionati del genere. Se c'è un genere allora che veramente sembra voler essere omaggiato, è chiaro, questo è il western: che oltre ad essere rispettato con tempi larghi di racconto e campi lunghi d'inquadratura, viene persino evocato per ben due volte con un pezzo musicale inequivocabile.
Chi attendeva l'horror purissimo è ovvio dunque che faticherà a non assopirsi e ad arrivare alla fine della pellicola, ma chi avrà la buona volontà (e la resistenza) di lasciarsi travolgere da "A Girl Walks Home Alone At Night" sicuramente verrà premiato da quei piccoli tumulti con cui la Amirpour, pur non persuadendo in toto, si prenderà con merito un piccolo spazietto nei meandri della vostra mente.
Uno con cui essere ricordata a lungo per almeno un pochino.
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