L’occupazione israeliana della Palestina è un tema particolarmente sentito in Turchia (tra l’altro, il presidente dell’Autorità palestinese Abbas sarà nei prossimi giorni da queste parti): anche nel contesto artistico, come hanno testimoniato numerosi artisti presenti – con lavori insieme di rappresentazione e di denuncia – alla Biennale di Istanbul di quest’anno. E si annuncia particolarmente interessante, per tutti quelli che non hanno la possibilità di vedere cosa accade in Cisgiordania coi propri occhi, la conferenza di Gerhard Wolf (del Kunsthistorisches Institut a Firenze) organizzata al museo Istanbul Modern, nell’ambito della serie “Connecting Art Histories”: “Painting against the Wall. Graffiti Palimpests on the Israeli-Palestinian Barriers”, mercoledì 21 dicembre alle ore 16. Il muro come palinsesto in cui si sovrappongono messaggi artistici e politici, come enorme galleria a cielo aperto.
The lecture presents the results of a series of photographic campaigns done between 2007 and 2011 by Avinoam Shalem and Gerhard Wolf together with photographer Dror Maayan. It explores the conceptual and artistic dimension of the graffiti, in particular on the Palestinian side. The wall has become one of the largest open-air galleries with graffiti created by international and local artists. The lecture discusses the interactions of pictorial languages andoverlayers of political and artistic messages. Over the last years, the wall has become a monumental palimpsest which questions traditional methodological approaches to artistic genres and invites to rethink the construction of meaning in the horizon of political and social conflicts.