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A key biscane scocca l’ora di murray

Creato il 31 marzo 2013 da Postpopuli @PostPopuli

 

di Nicola Pucci

Djokovic fatto fuori da quel meraviglioso puledro di razza che risponde al nome di Tommy Haas; Federer in vacanza temporanea con ritorno atteso per maggio a Madrid; Nadal a far riposare le giunture malandate dopo il trionfo nel deserto di Indian Wells; Del Potro che si fa eliminare d’acchito dal carneade crucco Kamke. E così il Master 1000 sull’isolotto di Key Biscane, vicinanze di Miami, finisce nella bacheca dell’unico top-four veramente da corsa per l’evento in terra di Florida, Andy Murray, scozzese di passaporto, antipatico di temperamento.

A KEY BISCANE SCOCCA L’ORA DI MURRAY

Murray a Key Biscane – da sports.fr

Un successo che conferma il ragazzo britannico ormai a pieno titolo all’altezza degli altri tre grandi che da anni si spartiscono la scena, se è vero che negli ultimi otto mesi ha brindato all’Olimpiade londinese; ha rotto l’incantesimo Slam agli Open Usa; ha sfiorato il bis a gennaio tra i canguri d’Australia; ha chiuso il poker di grandi appuntamenti battendo col fiatone il soldatino Ferrer in finale.

Ultimo atto intenso e avvincente, quello che va in scena sul Centrale di Key Biscane. Lo spagnolo parte con l’acceleratore pigiato a tutta, pedala come un ossesso da fondocampo e non lascia opportunità alcuna all’avversario, annicchilito 6-2 in un amen. Troppo spento per essere vero, Murray alza finalmente il livello del gioco ed entra in partita. Non più bel perdente, ormai, ma combattente vigoroso, Andy acchiappa il pareggio col 6-4 che rimanda la decisione al terzo set. Ed è qui che le emozioni si condensano, un break tira l’altro e lo scozzese sembra aver partita vinta quando si trova a servire per il match sul 5-4. Ferrer, figurati, non si arrende proprio, riaggancia sul 5-5 , sale 6-5 per procurarsi la palla-match che gli regalerebbe il bis dopo Bercy 2012 ma giudica lunga una palla di Murray che atterra vicina alla linea di fondo e che occhio-di-falco individua invece buona per un paio di millimetri. Ferrer si scioglie sul più bello, Murray allunga deciso nel tie-break e col punteggio di 7-1 alza infine la coppa del vincitore. Buon per lui, che oltre all’assegno generoso sale anche al numero 2 del ranking. Troppa grazia.

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