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A lezione di leadership

Creato il 18 marzo 2011 da Counselor @empaticalista

leadership A lezione di leadershipSe cerchiamo la keyword “leadership” su google otteniamo circa 252.000.000 risultati, il che ci fa presumibilemente pensare che su questo tema sia già stato scritto di tutto e di più. Inutile pertanto raccontare ancora una volta cos’è (WikipediA come sempre ne offre un breve  sunto), possiamo invece approfondire come si manifesta e quali valori sottende, osservandola con un differente approccio e da un’inusuale prospettiva.
La leadership non è un punto d’arrivo, ma un processo, un cambiamento continuo: ce lo illustra bene Chris Lowney nel suo libro “Leader per vocazione, i principi della leadership secondo i Gesuiti”, publicato nel 2005 dalla casa editrice del Sole24ore. L’autore, ex-gesuita e poi direttore generale per quasi vent’anni della J.P. Morgan, analizza come abbia fatto la più grande congregazione del mondo ad avere un successo che continua imperterrito la sua marcia da quasi 500 anni. Ne esamina pertanto i pilastri ed i principi senza tempo che qui brevemente riassumo, estrapolandoli dal testo. Per approfondire acquistate il libro, ne incoraggio caldamente la lettura, interessante anche dal punto di vista storico-culturale.

Consapevolezza di sè:
“ Mettere ordine nella propria vita”
Un leader si evolve sapendo perfettamente chi è e a quali valori si attiene, raggiungendo la piena consapevoleza di quelli che possono essere i punti ciechi e pericolosi o le debolezze che potrebbero sviarlo dal suo cammino e coltivando l’abitudine di riflettere su di sé e di approfondire le proprie conoscenze. Pag. 28

Spirito di iniziativa:
“Il mondo intero sarà la nostra casa”
Un leader si sente e fa sentire gli altri a proprio agio anche in un mondo in evoluzione. Egli esplora avidamente nuove idee, nuovi approcci e nuove culture anziché rinserrarsi in un atteggiamento di difesa da tutto ciò che può essere appostato dietro ogni angolo della vita. Saldamente ancorato a valori e principi “non trattabili”, egli coltiva quell’ “indifferenza” che gli permette di adattarsi a ogni fenomeno senza perdere la propria sicurezza. Pag. 30

Amore:
“Piuttosto amore che timore”
Un leader affronta il mondo con una sana e sicura percezione di se stesso, sentendosi dotato del talento, della dignità e delle potenzialità necessarie per essere una guida. Questi stessi attributi egli li riscontra negli altri e si impegna con passione a onorare e dischiudere il potenziale che vede in sé e nelle altre persone. Egli crea attorno a sé un ambiente definito e arricchito da sempre nuova energia, affetto e reciproco sostegno. Pag. 32

Eroismo:
“Spronare grandi desideri”
Un leader ha un’immagine ispirata del futuro e lotta per darle forma concreta, anziché restarsene a guardare passivamente ciò che accadrà intorno a lui. Gli eroi sanno ricavare oro da ogni opportunità in cui si imbattono, anziché aspettare che sia qualcun’altro a offrire loro delle dorate opportunità. Pag. 34

Essere leader significa essere padroni di se stessi e delle proprie scelte, essere proattivi ed assertivi, lottare pacificamente per ciò in cui si crede, predisporsi al cambiamento ed accogliere il diverso integrandolo in una nuova dinamica visione. Significa guardare all’altro con amore, stimolando in lui i lati positivi ed aiutandolo per converso a debellare le debolezze proiettando lo sguardo e gli obiettivi al domani. Un modo di essere che non compie soltanto il manager d’impresa, ma il genitore, l’insegnante, il compagno di una vita, l’amico. E perchè no, lo sconosciuto che incontriamo alla fermata del tram.
Lo può fare ognuno di noi, tutti i giorni.
Per cambiare.

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