Mentre faccio bollire (spero di evitare l’incenerimento totale questa volta) la verdura, ne approfitto per scrivere sulle ultime avventure qui in Canada.
Venerdì scorso ho chiesto al mio tutor quando avrei potuto iniziare (in pratica) lo studio con i miei cari vecchiettini.
Ebbene ho scoperto che qui esiste un Ethical Committee e cui devi presentare una documentazione assai corposa ed esaustiva del progetto di ricerca che vorresti realizzare.
Questo Comitato Etico si riunisce circa una volta al mese. La data più vicina è il 7 Novembre.
“Dai è fattibile preparare tutta la documentazione in inglese e francese”.
Quando ho visto la data della deadline per la consegna del malloppone mi è venuto un colpo (avrò perso almeno 5 anni di vita): 24 Ottobre.
Significa meno di una settimana.
Bene, niente panico!
Ho iniziato a dare un’occhiata alle istruzioni e a compilare qualche informazione, ma non ero molto sicura di quello che stavo facendo.
Per fortuna è arrivata la mia amica Claudie a salvarmi.
Lunedì mi avrebbe spiegato tutto lei e fatto vedere degli esempi.
Fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu.
Hocercato di non sviluppare un pensiero ossessivo su questa scadenza che pendeva sulla mia testa come una ghigliottina.
Quindi ho fatto un tuffo nel week-end.
Volevo proprio svagarmi e passare un po’ di tempo tra le strade di Ottawa.
Quindi armata di ombrello (visto che il mio sito Internet di previsioni meteo dava pioggia alle 16, e credetemi ci ha azzeccato) sono saltata sul primo autobus che passava di fianco a casa Julie & June.
I'm singing in the rain (Ottawa)
Appiccicando il naso alle vetrate per scoprire qualche posticino carino, mi accorgo che c’è un sacco di gente che dorme a faccia in giù sui tavolini.Ma non sto parlando di homeless eh.
Gente in giacca e cravatta che alle 16.00 del sabato decide di schiacciare un pisolino (e sembra anche un gran bel pisolino, stile coma) in un caffè del centro. Ma si, perché no? Devo provare anche io!
Mentre mi diverto ad osservare questi strani soggetti, vengo investita da un acquazzone.
Con i piedi zuppi mi dirigo verso la zona dei negozi alla ricerca di, ironia della sorte, un costume da bagno.Si, un swimsuit, un bikini.Scusate, ma una quando parte per il Canada ad Ottobre non pensa certo di portarsi dietro il costume da bagno. E invece ho accettato la proposta di andare in gita il giorno successivo alle Pleasant Falls per poi passare la domenica pomeriggio presso questo Hotel super lusso, Fairmont: Le Chateau de Montebello (ci è stato anche George W. Bush) con Georgina e Santiago, la Professoressa dell’Università del Messico e suo marito, di cui avevo parlato nel post sui gitani. Alla fine il costume non l’ho trovato (solo il pezzo sopra costava più di 100 $) e me ne sono stata sdraiata tutto il pomeriggio sulla sdraio immersa nel calore umidiccio di questa piscina rivestita da un tetto in legno lavorato e dipinto a mano (uno spettacolo!).
Pleasant falls, Québec
L'italiana, i messicani e l'argentina, ovvero quelli della Domenica
L'Hotel
I giardini con accesso al fiume
La piscine de l'Hotel
Ebbene dovevo pur rilassarmi un po’: tra i tentativi di non pensare all’imminente scadenza lavorativa e la sbornia della sera prima ne avevo proprio bisogno.
Quale sbornia?
Sabato sera sono uscita con Claudie nella zona della movida di Gatineau.
Per farvi un’idea immaginate un piccolo quartiere composto solo da pub e ristoranti.
Il paradiso.
Esci in un posto ed entri nell’altro senza dover neanche sfoderare l’ombrello in caso di pioggia.
Ho scoperto il Cosmopolitan. Il resto ve lo lascio immaginare.
Voglio soffermarmi solo su un particolare shooter: "queue de castor" ovvero “coda di castoro” (lo fanno solo all' Ou..Quoi!)
F-A-V-O-L-O-S-O!
Non è uno spettacolo solo per le papille gustative, ma anche per gli occhi perché viene incendiato e magicamente sul bancone appare un mini fuoco d’artificio!
Provare per credere!!
PS Intanto la verdura è evaporata