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A Locri contro l’assenteismo un miracolo di Gesù?

Creato il 01 settembre 2014 da Yellowflate @yellowflate

-r120-diamond-trilogy-ringLocri, centro della Calabria noto per l’alto tasso di criminalità organizzata. In genere quando si nomina Locri si pensa alle cosche d’ndrangheta. Forse da oggi non più. Quasi quasi sembra una azione di marketing ma forse è solo l’ultima speranza.

Il sindaco ha deciso di scrivere una lettere come quella che si scriveva a Babbo Natale o al Gesù Bambino. Da tempo,  però il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese (eletto nel 2013 con il 72% dei consensi in rappresentanza della lista civica “Tutti per Locri”) denuncia le difficoltà della sua amministrazione comunale.

«Divinissimo Signore Gesù Cristo,
mi rivolgo a Te, in ultima istanza,  non sapendo a chi altro rivolgermi. Con grande ossequio e deferenza  mi rivolgo per invocare il Tuo divino aiuto per  aiutarci a risolvere un’atavica problematica che affligge la Città di cui sono guida amministrativa perché scelto dai cittadini lo
scorso anno. Il più grande problema della Città di Locri non è solo la cosiddetta ‘ndrangheta, ma parte dei dipendenti del Comune».

«Mi si diceva che l’elettricista comunale, che ancora oggi continua a lavorare con modalità di libero professionista all’interno della P.A. non poteva sostituire le lampadine perché non c’erano soldi per comprarle e dovevano provvedere i cittadini! Grazie a qualche buon amico sono riuscito ad avere quindicimila lampadine gratuitamente, ma non mi sembra che niente sia cambiato. Le lampadine sono tutte stipate in un deposito, molte zone della città continuano a rimanere al buio e l’elettricista continua ad essere “uccel di bosco”! Solo grazie al gratuito intervento di qualche amico sono state sostituite le lampade della via Matteotti. La Polizia Municipale, per come denunciato nei giorni scorsi continua a “dormire” in attesa speriamo presto di qualche brusco e brutto risveglio», si legge nella lettera.

Intanto si attende il miracolo di Gesù chissà.


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