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A mali estremi… Vi presento la Chirurgia Bariatrica

Creato il 28 febbraio 2014 da Pablo Belfiori

A mali estremi… Vi presento la Chirurgia BariatricaOggi vi parlerò di un metodo dimagrante che, pur essendo applicabile soltanto in certi casi, è capace di dare ottimi risultati sul lungo termine: la Chirurgia Bariatrica

La chirurgia bariatrica è quella branca della chirurgia che si occupa del trattamento chirurgico dell’obesità. Oggi, grazie alle tecniche endoscopiche che riducono enormemente i rischi operatori e post operatori, rappresenta l’opzione terapeutica più efficace per i pazienti con BMI superiore a 40 (obesità grave) o superiore a 35 ma affetti da altre patologie che non avessero risposto a precedenti interventi dietetici e/o farmacologici.

L’obesità è uno dei più grandi problemi di salute del 21° secolo sia per la sua crescente diffusione che per la sua elevata associazione con patologie importanti come ad esempio il diabete mellito.

Negli anni l’applicazione di questo tipo di chirurgia ha permesso di salvare molte vite inducendo non solo una rapida riduzione del peso corporeo ma andando ad avere anche un effetto benefico sul diabete tanto che oggi viene utilizzato spesso il termine di “Chirurgia Metabolica” proprio per gli effetti che l’intervento chirurgico ha dimostrato di avere sulla gestione della glicemia.

Gli interventi della chirurgia bariatrica possono essere di tipo

restrittivo

-Bendaggio gastrico regolabile (LAGB): Lo scopo di questa procedura è ridurre le dimensione dello stomaco per diminuire la quantità di cibo che potrà essere ingerita.

-Sleeve gastrectomy: é la metodica chirurgica di più recente accreditamento che comporta l’asportazione per via laparoscopica di una ampia porzione di stomaco

malassorbitivo

- Diversione biliopancreatica (BPD): Questa procedura implica il cambiamento dell’anatomia del tratto digerente che determina un cambiamento del tempo che gli enzimi digestivi hanno per interagire col cibo nel tratto gastrointestinale. Questo causa un ridotto assorbimento di calorie e sostanze nutritive.

-Diversione biliopancreatica con switch duodenale (BPD/DS): è l’intervento che ha dato i migliori risultati in termini di benefici su diabete.

misto

- Bypass gastrico (RYGB): Questa metodica prevede una riduzione della dimensione dello stomaco associata al bypass della prima porzione dell’intestino tenue che limita le capacità digestive dell’intestino.

La chirurgia malassorbitiva è sicuramente più efficace di quella restrittiva ma presenta vari rischi nutrizionali poiché non solo riduce la quantità di energie introdotte ma causa anche una diminuzione dell’assorbimento di vitamine e sali minerali che devono essere tenuti sotto controllo attraverso integratori e un adeguato regime alimentare.

Per limitare i rischi peri-operatori, post operatori immediati e tardivi è di fondamentale importanza studiare le caratteristiche cliniche, psicologiche e lo stile di vita del paziente per attuare quelle modifiche che possono rendere questo tipo di chirurgia veramente utile nel lungo termine.

Il drastico cambiamento del sistema digerente dopo l’intervento impone una attenta informazione del paziente prima dell’intervento in modo da gestire al meglio la nuova situazione anatomica e funzionale. Il primo passo in questo processo è l’attenta valutazione preoperatoria. Anamnesi patologica, test di laboratorio e valutazione psichiatrica sono i punti salienti di questo approccio. Sebbene nella maggioranza dei casi i pazienti obesi si nutrono in modo eccessivo, da numerosi studi condotti sui pazienti candidati a questo tipo di intervento, sono emersi dei deficit nutrizionali che riguardano in particolare il ferro, la vitamina B12 e la vitamina D. Risolvere queste carenze prima dell’intervento è di fondamentale importanza per agevolare la guarigione delle ferite, migliorare l’efficienza del sistema immunitario e ridurre la degenza ospedaliera.

Dopo l’intervento è necessario impostare un follow up con controlli periodici per seguire i pazienti sia dal punto di vista psicologico che per la loro alimentazione (sopratutto per evitare che subentrino carenze energetiche eccessive o deficit vitaminici). Ad oggi non esistono delle linee guida certificate per stabilire le esatte necessità di questi pazienti ma in generale l’apporto di calorie è ridotto a 1000 Kcal per le donne e 1100 Kcal per gli uomini che inizialmente dovranno derivare da cibi liquidi per poi passare nel giro di qualche settimana a reintegrare tutti gli alimenti dando sempre preferenza a quelli più morbidi e ricchi di proteine (la quantità di proteine somministrate in questa prima fase di recupero post chirurgico devono essere più elevate rispetto alle diete equilibrate normali). E’ importante evitare di bere durante i pasti per evitare di riempire eccessivamente e troppo velocemente la sacca gastrica. Ovviamente i pasti dovranno essere piccoli e frequenti.

Come già accennato è fondamentale per evitare problematiche relative ai deficit vitaminici associare alla dieta un integratore multivitaminico nel quale non devono mancare la

  • vitamina B9 o acido folico, fondamentale per le donne in età fertile

  • vitamina B12 che tuttavia è preferibile somministrare per endovena visto che le modifiche anatomiche del tratto intestinale potrebbero rendere difficoltoso l’assorbimento di questa sostanza.

  • ferro particolarmente utile per le donne e soprattutto quando l’intervento è stato di tipo malassorbitivo

  • vitamina A, K, E, D: le vitamine liposolubili risultano meno assorbibili per i pazienti che hanno subito un intervento di tipo malassorbitivo e devono quindi essere integrate.

  • calcio sotto forma di citrati per mantenere una buona mineralizzazione ossea. La somministrazione del calcio citrato va separata da quella del ferro poiché questi due minerali interferiscono tra loro per i meccanismi di assorbimento.

Il successo terapeutico dopo la chirurgia bariatrica si considera raggiunto quando si ha una perdita pari o superiore al 50% del peso corporeo in eccesso. Quindi se un uomo con peso ideale 70 Kg ne pesa 150 Kg (quindi l’eccesso ponderale è pari a 80 Kg) si considera raggiunto l’obbiettivo quando il suo peso scenderà almeno al di sotto dei 110 Kg con una perdita superiore ai 40 Kg.

Di seguito alcune immagini per comprendere meglio le differenze tra i vari interventi

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A mali estremi… Vi presento la Chirurgia Bariatrica

Sperando come sempre di avervi dato qualche utile informazione auguro a tutti una buona dieta.

Dott. Pablo Belfiori

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