Si, si lo so che si scrive donna, ma tanto quando si pronuncia il nome si dice più o meno dana, perciò lo scrivo così, visto che l’italiano si pronuncia come si scrive,
o si scrive come si pronuncia, o giù di lì.Dicevo insomma, che a me piace. Mi piace il suo sito, le sue foto, e pure parecchie delle sue ricette. Che poi non le posti è un’altra storia, che fa sempre capo al progetto iniziale, cioè di occuparmi praticamente esclusivamente di cucina greca. Ma la maggior parte delle volte che vado al suo sito, è per prendere ispirazioni per le mie foto. Mi ispiro molto ma per quanto mi ispiri, non riesco mai a produrre quello che ho in testa. Quindi ora ho un dilemma: faccio un corso di fotografia oppure un seminario di moderna cucina greca ad Atene? Prendere un blocchetto di feta, toglierla dalla confezione e tamponare con un panno di cotone (pulito si intende) per asciugarla. In alternativa usare del quartirolo lombardo che va bene pure.Tostare senza grassi un paio di cucchiai di sesamo e mettere da parte.Tagliare la feta a pezzi regolari, delle dimensioni che si vuole, ma in fette abbastanza sottili. Non oltre il centimetro, e anche meno. Prendere della pasta fillo e una volta scongelata, tagliarla in dimensioni un po’ più grandi dei pezzi del formaggio. Calcolare che il formaggio deve essere impacchettato dentro la fillo. Bagnare leggerissimamente i punti di chiusura per far aderire bene la pasta.Friggere i paccettini di feta in olio bollente per 2 – 3 minuti per lato, togliere dal fuoco e sistemare su carta assorbente.Preparare uno “sciroppo” con 2 cucchiai di miele, millefoglie per me, e 1 di aceto, di mele per me. Mescolare bene.Sistemare la feta in un piatto, versare sopra lo sciroppo e spargere il sesamo tostato.Delizioso! Sia come antipasto che a fine pasto.La ricetta è di Elias Mamalakis. Il contrasto dei sapori è incantevole.Qui si può vedere come impacchettare la feta.Magazine Cucina
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