Allora, è ormai un po’ di mesi che Il Buonessere mi manda a casa un bel ragazzo con la sua scatola di frutta e verdura bio, ogni due settimane, di giovedì.
E questo comporta che io sia obbligata a cucinare in qualche modo tutta la roba (buona) che mi viene consegnata, sia per rispetto per il cibo in generale, che per il fatto che si tratta di raro e saporito e deperibilissimo cibo che non contiene pesticidi, è più o meno di stagione e a km quasi zero. Dico più o meno perché mi vengono consegnate anche delle banane, ma sono eque e solidali perciò il mio senso di colpa per le emissioni dei trasporti subisce un sincero diminuendo.
Così a volte quando mi degno di cucinare per le persone a me care (ché, se fosse per me, lesserei tutto e aggiungerei al massimo sale e olio), mi capita di provare ricette sperimentali e curiose, e questo lo devo al fatto che quando c’è da cucinare per qualcuno il mio senso civico si risveglia e la necessità di proporre sapori e pietanze una minima originali rende spontaneo ogni mio gesto fra i fornelli, insomma: non mi piace deludere i miei ospiti e cucinare non mi pesa.
Al massimo li deludo perché non gradiscono qualche abbinamento, ma io comunque posso dire di averci messo del mio, e questo so che vale. Sì?
Così qualche sera fa ho fatto il radicchio in padella che di solito, siccome è molto amaro, viene proposto con l’uva passa che non avevo, e che ho invece addolcito con una mela a tocchetti, sempre bio, rossa come quella di Biancaneve.
Risultato? Yeah.
Settimana scorsa ho cucinato della cicoria con tofu a tocchetti e, amarissima anche lei, l’ho accompagnata con un po’ di hummus sul pane. Una delizia.
Stasera invece ho propinato all’ospite di turno un risotto con i funghi tutto bio: bio erano i funghi, bio le carote e il porro per il soffrito, e quasi quasi era bio pure il vino e pure io.
Questo per dirvi cosa? Che ci sono un sacco di lati positivi nell’avere una consegna periodica di vegetali biologici direttamente a casa:
- te li porta sempre qualcuno di gentile e carino
- conosci prodotti della natura che forse prima non conoscevi (vedi: il mapo)
- la community su FB è molto attiva ed è bello scambiare ricette e battutine
- cucinare diventa divertente: le carote sono coloranti, le zucchine sanno di zucchina, le bucce e gli scarti si possono usare per altre ricette a impatto (quasi) zero
- se vuoi puoi fare il crudista
- aprire la scatola dei prodotti è un po’ come quando è Natale
- te lo invidiano tutti
- i prezzi sono sostenibilissimi
E cosa chiedere di più? Io, niente.