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ANCOR PIU' IMPORTANTE Oggi ti scrivo di un Evento con la E maiuscola, di quelli che fanno passare in secondo piano le corse, le storie e i luoghi raccontati da Folle di corsa.Domenica 22 novembre, infatti, è stata inaugurata a Mede (PV) la nuova caserma dei Vigili del Fuoco Volontari Lomellina-Sud, cioè dell'Associazione 115 amici dei Pompieri che organizza la Cronoscalinata al Campanile (vai a Mede: cronaca di una Cronoscalinata).E, in questa occasione così importante, io ero là a festeggiare con loro.
L'INAUGURAZIONE Proiettata sulla campagna che deve servire, la nuova sede dei Vigili del Fuoco sorge a fianco del Campo Sportivo e della Palestra Comunale in quello che fu, fino a pochi anni fa, il Bocciodromo di Mede.Proprio nella vicina palestra, c'è stato il primo momento della giornata inaugurale, con l'intera città riunita per la Messa. Tra i posti a sedere sul campo da gioco e le tribune gremite, si riuscivano a distinguere le fasce tricolori dei sindaci della Lomellina, le divise dei rappresentanti militari di oggi e di ieri, il gruppo nero e giallo dei Vigili del Fuoco provenienti da tutto il pavese e, infine, le associazioni civili, tra cui le pettorine dei Lions e i pantaloncini (pantaloncini!) con annesso foulard tipici degli Scout. Una menzione merita anche il crocifisso in tema, creato con due scale di legno e una manichetta antincendio.
Finita la funzione, davanti alla caserma inizia la vera cerimonia inaugurale, con i sindaci dei 18 Comuni della Lomellina Sud sotto l'ala protettrice dei Volontari di Mede e i rappresentanti dei Lions Club che hanno contribuito al finanziamento e alla realizzazione del progetto. L'Alzabandiera sulle note dell'inno di Mameli e l'esecuzione del Silenzio per rendere omaggio ai caduti sono seguiti dai numerosi interventi e ringraziamenti, dalla presentazione del libro Non chiamateli pompieri! di Pierangelo Boccalari sui quasi 2 secoli di Vigili del Fuoco a Mede e dalla consegna di una targa ad associazioni, imprese e privati che hanno contribuito alla nuova caserma.Poi il taglio del nastro, mentre le sirene dei mezzi dei Vigili del Fuoco impazziscono dalla gioia e, lentamente, l'enorme porta automatizzata della rimessa si apre, lasciando sempre più intravedere l'interno della caserma e la nuova Campagnola, mezzo agile ed utile su tutti i terreni.
La nuova casa degli Amici di Mede a breve vedrà al suo interno non solo l'avvicendarsi degli attuali 25 Volontari (di cui 12 sempre reperibili), ma anche un raddoppiamento dell'organico per rispondere in modo ancora più capillare alle chiamate della Lomellina Sud e, quando necessario, per dare man forte ai colleghi della provincia di Pavia e perfino del Piemonte. Ecco il perchè di nuovi mezzi, camerate con 12 posti letto, spogliatoi, lavanderia e cucina, officina, centralino e sala riunioni.Infine, su un pilastro un piccolo ma ben curato capitello dedicato a Santa Barbara Martire, protettrice contro fulmini e temporali, patrona di minatori, geologi, Marina Militare, Genio e di chi lavora con gli esplosivi, o li custodisce in quel luogo che da secoli viene definito Santabarbara.
Insomma, se sei a rischio di morte improvvisa per acqua, elettricità, crolli, fuoco ed esplosioni, Santa Barbara ti protegge.E ovviamente, se ti accolli tutti questi rischi "solo" per aiutare gli altri, molto probabilmente sei un Vigile del Fuoco. IL BLOGGER E IL BAMBINO Appena arrivato a Mede ho iniziato, solo e pensoso, a fare foto da questa o da quella angolazione, a captare informazioni, a ripetermi mentalmente il motivo di quella trasferta senza corse, a pensare che forse avevo fatto il passo più lungo della gamba e che ..."PAOLO! Come va? Eravamo pronti a scommetterci che saresti venuto! Dove vai? dove scappi? Hai già visitato la caserma? Grazie mille per essere qui!" E dire che ero appena arrivato e stavo solo entrando in palestra per prendere posto, nell'attesa di vedere se riconoscevo qualcuno dall'anno scorso.Già, lo scorso novembre e quella Cronoscalinata al Campanile che quest'anno, per ovvi motivi organizzativi, sarà riproposta in primavera, in notturna. E io prendo nota ...
Quello che forse gli Amici del 115 non sapevano o sospettavano ("sì, lo sappiamo, tutti da piccoli vogliono fare il Pompiere") è che a Mede, mano a mano che l'ufficialità dell'inaugurazione si trasformava in festa sempre più gioviale e naturale, smettevo di essere un "blogger" per tornare bambino.In effetti, già amico tra Amici, ho dovuto combattere strenuamente contro il me stesso degli anni '90 per non chiedere di mettermi l'elmetto dei Vigili del Fuoco o salire su un'autopompa e accendere le sirene.
NON CHIAMATELI POMPIERI! E, citando il titolo del volume appena presentato, non chiamateli nemmeno Vigili del Fuoco o Volontari! Sono solo persone normali che fanno qualcosa per altri anormale, sapendo esattamente come farlo. Forse sono i più di 160 anni di generazioni di Medesi in lotta contro le fiamme che li rendono speciali. Forse invece sono quelle professioni pratiche che, oltre ad avergli permesso di rimboccarsi personalmente le maniche per lavorare alla loro nuova sede, consentono agli Amici di mettere al servizio della comunità un bagaglio d'esperienze professionali. O Forse è quell'indistinto senso del debito verso gli altri che li spinge, quello sdebitarsi per qualcosa che si è ricevuto o, ne sono certi, sicuramente si riceverà.
So solo che, in pieno momento relax e abbiocco del pomeriggio di domenica, si sono alzati di scatto dalla sedia all'idea di portare i dolci della festa inaugurale agli anziani della casa di riposo.E la sera, di nuovo, sul finire di una cena in una tavolata fatta di amici, parenti e vicini, so solo che gli Amici del 115 sono corsi giù dalle scale in men che non si dica per rispondere ad una chiamata.In un finale che, se non può definirsi propriamente bello, è sicuramente il più giusto.
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