In realtà due micie, due adorabili sorelline pelose e coccolose. Sono Penny la nera e Lizzy la tigrata grigia. Penny viene da Penelope, perché ci piaceva Ulisse come gatto maschio ed era l'alternativa femminile più caldeggiata, inoltre ci ricorda la simpatica biondina di The Big Bang Theory, alla cui porta bussa, spesso con insistenza, il buon Sheldon:
Penny (toc toc toc) Penny (toc toc toc) Penny (toc toc toc).
Un grazie a Pesa che mi ha fatto conoscere la serie, nei commenti qui.
Quanto a Lizzy, il nome è il risultato di una fase in cui cercavamo spunti tra le scrittrici a noi care ed avevamo in ponte Zadie (la Smith) e tutti i derivati di Elizabeth (la Strout), l'ha spuntata quest'ultima perché in questo momento ci troviamo per le mani I ragazzi Burgess.
Le abbiamo adottate tramite un gattile che si prende cura dei mici abbandonati nel nostro comune e, udite udite, sono state trovate in una scatola all'autogrill, praticamente a due passi da casa nostra. Era destino.
Abbiamo indugiato in questi anni anche perché il problema pareva essere l'allarme, il volumetrico nella stanza dove hanno le loro cose. Però sembra che fino a 30 kg il sistema non si attivi quindi, fino a che le micie non copriranno un volume assimilabile ai 30 kg, magari muovendosi all'unisono tipo un corpo e un'anima o mangiando all'inverosimile, non si dovrebbero manifestare controindicazioni.
In ogni caso, appena comincia a suonare l'allarme la notte riportarle all'autogrill è un attimo.
L'imprevisto stava comunque dietro l'angolo: senza manifestazioni in passato sembra che dolcemetà possa patire un'allergia ai felini, i sintomi ci sono tutti e sono in corso accertamenti medici e paramedici.
Certo che riscontrare l'incompatibilità tra le micie e dolcemetà porterebbe un bel casino, perché doverci rinunciare adesso che mi ci sono affezionato sarebbe di una crudeltà assoluta.
Dopo quasi 10 anni di matrimonio, intendo.