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La Sindrome di Kimmy Schmidt

Da Giupy
Un po' di tempo fa venne nella mia dolce Universita' di orsi volanti e soffici cerbiatti, di hippie e di cowboy, una professoressa inglese. Questa si occupava di religione e stava facendo dei sondaggi per misurare la fede degli Inglesi. Una delle domande che faceva era: a chi ti rivolgi quando hai bisogno di conforto/consigli/prendere una decisione? Fece questa domanda anche a noi, perche' e' sempre bello avere delle cavie gratis. Alcuni risposero "La Bibbia" o "Il Corano", altri "La mia famiglia" o "i miei amici" oppure "un prete".

Visto che io sono ipocrita ho risposto, a mia volta, "famiglia e amici". La verita' pero' e' che avrei risposto "Game of Thrones, Hunger Games, Harry Potter, The Big Bang Theory, Mad Man, in misura minore Sex&The City", perche' chiaramente sono un po' nerd. E sono pure un po' blood of the dragon

La Sindrome di Kimmy Schmidt
Che pensare di essere The Blood of the Dragon e' molto motivational, specie per esami e prove varie..    Visto che sono tornata in Italia, tra uno spritz ed un caffe', e' arrivato il magico momento dell'anno in cui attacco i miei pipponi femministi (e voi mi volete bene lo stesso, no?).  Dopo la sindrome di Peggy Olson, la sindrome di Kimmy Schmidt. Rendero' tutto piu' edulcorato con una massiccia dose di citazioni e immagini dai miei film e telefilm preferiti, oltre a qualche frase motivational che ricorda molto le Spice Girls.

La Sindrome di Kimmy Schmidt
The Unbreakable Kimmy Schmidt e' un telefilm demenziale bellissimo che consiglio a tutti di vedere (e no, Netflix non mi paga e neanche mi fa degli sconti). Kimmy viene rapita da un reverendo di una setta apocalittica e passa quindici anni in un bunker, finche' viene liberata e scopre che il mondo non e' finito come pensava. Kimmy si ritrova da sola a New York a dover iniziare una nuova vita senza istruzione, conoscenza del mondo e un guardaroba che abbia superato gli anni '90. Pero' il succo del telefilm e' che lei e' "unbreakable", nel senso che e' sempre stata in grado di sopportare le peggiori sfighe e di uscirne a testa alta; come dice la sigla, "women are strong as hell".Non che ora io voglia dire che mi sia mai capitato qualcosa tipo essere rapita da uno squilibrato che crede nel one eyed one horned flying purple people eater, ne' che conosca nessuno a cui sia successo. Pero' ci sono tante situazioni in cui quello che viene voglia di fare e' mettersi in posizione fetale e ripetere "perche' io, perche' io, perche' io?" ascoltando Britney Spears. Tipo quando il tuo moroso se ne deve andare dall'America dove ti aveva seguito perche' non trova lavoro. Quando il tuo medico dice che l'emicrania non passera' mai e te la terrai per sempre. Quando ti laurei in una materia umanistica nell'Italia della crisi. Quando il tuo viscido capo ti fa mobbing e ti fa sentire buona solo a fare caffe' (e al massimo a sputarci dentro). Quando arrivi seconda su ottanta al colloquio dove riponevi ogni tua speranza. Quando la ceretta ti fa uscire i capillari sulle gambe. Quando non ti prendono ad una conferenza a PUERTO RICO perche' si sono persi il tuo abstract (e potrei continuare eh, ma tanto).Spesso le donne tendono a reagire in modo un po' piagnucoloso a queste situazioni. E ovviamente faccio cosi' pure io, non e' che sono diversa da tutte le altre. Piangi, chiami l'amica, ti disperi, posti su Facebook la faccina :( in modo che nei commenti tutti si facciano un tegamino di cavoli tuoi e tu possa piagnucolare della sfiga che hai. Ti comporti in maniera immatura ed irrazionale. Chiedi aiuto e aspetti che qualcuno venga a compatirti e a sollevarti dalla tua miseria. Perche' lamentarsi e' bello, no?No, in realta' lamentarsi non e' bello. E' meglio ripetersi che no, tu non sei una vittima, che non importa quanto la legge di Murphy e chiunque si prenda beffe di noi lassu' si accanisca contro di te, tu ce la farai o comunque continuerai a provarci. Come dice Kimmy: "You can either curl up in a ball and die, or you can stand up and say, 'We're different, and you can't break us!' 
La Sindrome di Kimmy Schmidt
 Prima o poi parlero' pure di femminismo e Game of Thrones, che pero' e' un tema assai controverso..
Ora, io non sono una psicologa. Non so perche' le donne piangono di piu' e hanno la tendenza a non reagire alle sfighe. Pero' conosco donne di successo, con una bella carriera, una relazione stabile, capaci di piangere per un taglio di capelli fatto male. Seriously? Non possiamo invece dimostrare che "When life gives us lemons we can make tequila shots"? Una spiegazione che mi do e' che quando sei donna sei abituata fin da piccola ad essere cresciuta come una potenziale sfigata. Quando tuo fratello riceve a Natale i lego con i parenti che gli dicono "diventerai ingegnere!", mentre a te danno un finto servizio da te e una finta cassa del supermercato, be', non ci vuole un genio a capire che per te sara' un filino piu' dura. Quando i tuoi modelli sono quelle cazzo di principesse buone solo a svenire e farsi salvare da sconosciuti necrofili, chi te lo fa fare di risalire a cavallo  dopo una caduta? Alla fine ogni cosa e' spiegata con il fatto che in quanto donna sei piu' sensibile e quindi ovviamente sei irrazionale, hai bisogno di protezione e quando hai il ciclo passi quattro giorni a vedere video di gattini e piangere. Come se fossimo tutte una massa di cretine.
La Sindrome di Kimmy Schmidt
Ho forse dimenticato Vikings quando parlavo di telefilm?La seconda spiegazione che mi do sta in quelle differenze Italia-USA che mi piace tanto sottolineare in questo blog. In Italia ci piace lamentarci e piangerci addosso, mentre in USA sono tutti esaltati per qualsiasi minima cosa. Entrambi gli atteggiamenti sono estremi, pero' credo che influiscano il nostro essere unbreakable o meno. Faro' un esempio. Dopo che ho passato i miei sadici esami comps sono diventata una PhD candidate, che vuol dire che posso iniziare a cercar lavoro perche' il PhD sta finendo. Visto che a me piace fare battute sulle mie ansie, ho inventato l' hashtag #onestepclosertounemployement.Gli amici italiani l'hanno trovato tutti molto divertenti, tranne qualcuno che ha iniziato a chiedermi preoccupato che potro' fare della mia miserabile vita una volta finita la borsa di dottorato. La segretaria in una ditta commerciale, forse?Gli amici americani erano perplessi. Una mi ha chiesto, seria e senza cogliere l'ironia "Ma intenti 'one step closer to EMPLOYEMENT, vero? no perche' con tutte le lingue che parli e brava come sei avrai un radioso futuro! Non sarai mai disoccupata!".Non voglio dire che bisogna incoraggiare studenti diciannovenni semianalfabeti dicendo che certamente diventeranno dei grandi giornalisti quando, in realta', sarebbero perfetti come dog sitter. Pero' dico che forse l'ottimismo estremo statunitense un po' ti aiuta. Ti va male qualcosa? Ti alzi e ti rimbocchi le maniche e ti dai da fare, non stai a guardare. E ho conosciuto molte donne incredibili che erano davvero unbreakable. Gente che affronta malattie o rotture con lo spirito del "io sono forte e tutto questo ce la faccio a sopportarlo", senza smettere di sorridere o aiutare gli altri.
La Sindrome di Kimmy Schmidt
Ovviamente ci sono un sacco di donne straordinarie pure in Italia. Quello che dico e' che negli Stati Uniti alle volte e' piu' facile essere unbreakable. Negli USA i professori ti dicono che sei intelligente. I passanti ti dicono che sei bella. I commessi ti dicono che hai un accento stupendo. Gli amici ti dicono che troverai di certo lavoro. Le insegnanti di zumba saltellano qua e la' gridando "You can do it! Do you want more???" finche' tu, nonostante la mancanza di fiato, urli "More!" e ti butti a fare altri dieci addominali. Dopo una lezione di power yoga l'insegnante ci ha fatto fare high five da soli. HIGH FIVE DA SOLI.Capiamo che questa e' una societa' che ce la mette tutta per renderti forte. 
Self fiveQuindi, o lettrice che sei arrivata fin qui nonostante la monotonia delle mie tematiche, o lettore che sei arrivato fin qui e supporti la gender equality (oltre alle equalities di tutti i tipi), diventa anche tu un pochino piu' unbreakable. Fregatene se la societa' vorrebbe che tu non ce la facessi, non farci caso se la nuvoletta di Fantozzi ti e' sempre vicina. Alza il dito medio al destino quando la sfiga ti colpisce, ridi quando tutto va a rotoli. Sentiti sempre abbastanza bella, abbastanza intelligente e abbastanza simpatica per tutto quello che stai affrontando. Pensa che se anche nessuno crede in te tu ci sarai sempre, a credere in te stessa. Non rinunciare a provarci solo perche' ti sembra che tu non possa farlo, o perche' qualcuno ti ha insegnato che sei meno forte degli uomini, meno razionale del tuo ragazzo o logicamente relegata ai fornelli. Perche' no, nobody can break you. E soprattutto, o lettrice e o lettore che e' arrivato fin qui, guarda il video di Peeno Noir che mi fa ridere fino alle lacrime e che ti convincera' a diventare fan di Kimmy SchmidtAh, Kimmy Schmidt e' anche politicamente scorretto. Molto. Io personalmente per questo lo amo, ma avverto il pubblico piu' sensibile..

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