"Il sostegno di Pisapia al registro delle unioni civili a Milano e la promessa della sua approvazione entro il 2012 è molto importante - si legge in una nota di Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center - Il sindaco ha mantenuto gli impegni fatti in campagna elettorale: i registri delle unioni civili sono uno strumento simbolico e gli enti locali possono mettere in campo servizi e progetti per le famiglie di fatto. Ora è necessario che questo messaggio di parità giunga anche al parlamento e al governo. L'Italia ha bisogno di riconoscere le unioni gay come gli altri Paesi europei, per non essere declassata anche sul piano dei diritti".
Ha manifestato entusiasmo per questa dichiarazione il vicecapogruppo PD in Provincia di MilanoRoberto Caputo: "Accolgo con grande favore l'annuncio fatto dal sindaco Pisapia, nel corso di una trasmissione televisiva, di procedere alla creazione del Registro delle Unioni di Fatto entro il 2012. Con questa scelta si va finalmente verso una città in cui i diritti civili vengono realmente riconosciuti. Non sia solo una soluzione burocratica ma venga accompagnata dalla possibilità, per coloro che si iscrivono in questo Registro, di partecipare alle graduatorie degli Asili Nido, di avere diritti in materia di assegnazione e subentro delle Case Popolari, e di visitare il convivente in ospedale o in carcere".
Per il PdL, invece, l'annuncio di Pisapia "è un'evidente provocazione, quasi un affronto alla Chiesa", fa sapere il capogruppo consiliare Carlo Masseroli, visto che arriva "nell'anno dell'Incontro mondiale delle famiglie". "Si sta configurando così l'ennesimo scivolone di un sindaco che appare sempre più confuso", ha aggiunto Masseroli. Ma il registro raccoglie il parere contrario anche di Mariolina Moioli, consigliere della lista civica Milano al Centro ed ex assessore ai servizi sociali, che intravede "il rischio di sostituire speculazioni ideologiche ai più concreti e necessari rafforzamenti delle politiche familiari".
Fonte: La Repubblica