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A Milano si cucina con le nonne

Da Alessandratioli

A Milano si cucina con le nonne
Per tutti quelli che sono appena rientrati dalle vacanze e che già non ne possono più delle prime giornate di lavoro. 


Prendetevi una pausa e oggi, martedì 3 settembre a partire dalle ore 10.30 in Piazza Portello a Milanopartecipate al primoCooking show della nonnaper imparare velocemente segreti e trucchi culinari delle nostre nonne con dimostrazioni pratiche ed il contributo professionale di chef, esperti e nutrizionisti. Consigli e suggerimenti per valorizzare le materie prime e scegliere quelle migliori,l’iniziativa, promossa dalla Fondazione Campagna Amica di Coldiretti renderà noti i dati raccolti con Swgsul “ritorno al casalingo degli italiani All’origine del crescente entusiasmo nei confronti dellapreparazione casalinga di passate di pomodoro, marmellate di frutta, verdure e ortaggi sottolio e sottaceto, c’è principalmente l’esigenza dirisparmiare sulla spesa senza rinunciare ad un’alimentazione genuina e made in Italy

A Milano si cucina con le nonne

Con un occhio al portafoglio e uno al buon cibo, il ristorante migliore diventa quello di casa, sempre più meta di pranzi e cene con amici e parenti a cui offrire tutto il gusto e la genuinità dei prodotti artigianali. Oltre ai notevoli vantaggi economici, ambientali e alimentari il boom delle conserve casalinghe ha dato spazio anche la categoria dei cosiddetti “crafters”, artigiani-venditori che mettono in vendita, in rete o con il passaparola, i prodotti fatti da loro. Quando necessità fa virtù, chiudere in un barattolo odori e sapori può diventare un modo per “arrotondare” oltre che per gestire la famiglia. Per tutti i dubbiosi alle prime armi La Cucina Economica spiega che....è un opinione molto diffusa anche tra coloro che si dedicano con dedizione e competenza all’arte culinaria, che preparare in casa conserve e marmellate non sia proprio un lavoro semplice e veloce, e che si vada incontro a difficoltà e grande dispendio di tempo.

Non è assolutamente vero, basta conoscere qualche piccolo segreto e il risultato sarà sicuramente ottimo e utilizzabile per molti mesi a venire, vediamo però di capire qual'è la differenza tra conserve e marmellate.
Quando si parla di conserve, bisogna distinguere prima di tutto tra conserve di verdura e conserve di frutta.
Le prime comprendono le preparazioni in salamoia, sotto sale, sott’olio e sott’aceto mentre le seconde sono più propriamente quelle che si presentano come marmellate, confetture, gelatine, sotto spirito o coperte con lo sciroppo.
Ci pare opportuno, quindi, mettere bene in chiaro la differenza tra queste preparazioni , differenza dovuta sostanzialmente ai diversi metodi di cottura e conservazione.
Le preparazioni in salamoia e sotto sale sono consistono nel conservare verdure freschissime sotto sale o in una soluzione di acqua e sale.
Le preparazioni sott’aceto e sott’olio consistono nel conservare le verdure in olio o aceto.
Le marmellate si ottengono facendo cuocere insieme, in una pentola, frutta e zucchero fino a quando lo sciroppo, derivato dallo scioglimento dello zucchero nel succo dei frutti, diventi consistente.
Talvolta, bisogna aggiungere all’inizio della cottura un poco d’acqua, a meno che lo sciroppo si ottenga mettendo preventivamente a macerare la frutta con lo zucchero prima di cuocerla, fino a quando quest’ultimo sarà convertito in liquido. A cottura ultimata si passa il composto al passaverdura per ottenere un passato omogeneo.
 A partire dal 1982, una direttiva comunitaria ha stabilito che, solo i prodotti che si ottengono dagli agrumi possono venire chiamati "marmellata", mentre "confettura" deve essere la denominazione di tutte le altre preparazioni .
Questa decisione deriva dal termine anglosassone "marmalade" che veniva usato esclusivamente per la marmellata tipicamente inglese di arance amare.
Le confetture, invece, si differenziano dalle marmellate perché i frutti non devono essere passati al passaverdura ma vedersi anche dopo la cottura, interi se sono piccoli, come ad esempio i ribes o i frutti di bosco, o a pezzi se si tratta di frutti più grossi.
Questi vengono cotti in uno sciroppo di zucchero fino a diventare quasi trasparenti.
La gelatina, infine, è il succo della frutta che viene filtrato e fatto gelatinizzare.


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