Ha aperto alcuni mesi fa il nuovo ristorante di Accursio Craparo in quella Modica che toglie sempre il fiato. Un luogo raccolto, delicato, con una trentina di posti a sedere (in inverno) che nella bella stagione aumentano, grazie al dehor rivolto verso il centro cittadino.
Si respira aria di casa da Accursio: te lo raccontano appena entrato i colori tenui delle pareti, l’arredamento, i pavimenti, le tovaglie, quell’atmosfera che si respira chiaramente e che prelude a qualcosa di bello.
Un mix sapiente di semplicità ed eleganza come la sua cucina che narra le più vere tradizioni territoriali con la grazia della raffinatezza. Accursio voleva fortemente questo ristorante, un luogo “suo” dove potersi esprimere liberamente: me lo aveva raccontato già mesi fa durante la mia prima visita modicana. E c’è riuscito.
Il locale è davvero delizioso, uno di quei posti dove vorresti tornare all’infinito. Io ho trascorso qui un bellissimo pranzo con un gruppo di cari amici. Vuoi l’atmosfera, vuoi la compagnia, vuoi l’eccellenza dei piatti e del servizio, vuoi la curiosità per un luogo nuovo che non riuscivo a immaginare: bene, credo che quel pranzo resterà nella mia memoria per lungo tempo.
Le portate di sono susseguite come in un viaggio inaspettato, sorprendente e ci hanno raccontato una Sicilia del gusto autentica e senza compromessi. In carta un numero adeguato di portate che spaziano sapientemente dalla terra al mare e che strizzano l’occhio anche al cibo di strada che con arancini, scacce e panelle rispecchiano ancora una volta un territorio fortemente identitario. Il nostro “tour” nella cucina di Accursio è iniziato con una Vellutata di ceci e vaniglia con gamberi, polpa di ricci, mozzarella e pistacchio cui è seguita una Tartare di manzo con caprino fresco, erbe di campo, mandarino verde e ostrica (abbinamento che, da brava piemontese, mi ha lasciato senza parole, ma che mi ha conquistato).
Clicca per vedere lo slideshow.E se tra i primi abbiamo spaziato dai Ravioli di ricotta e maggiorana con guanciale di maiale e pomodoro alla Spremuta di Sicilia, ovvero Linguine con acciuga, scorza di arancia candita, peperoncino, cipollato e scaglie di pane tostato, i secondi sono variati dal Carciofo fritto con topinambur, capperi e mentuccia al Maialino arrosto in crosta di patate, senape dei campi e pinoli. Ma sul dessert non ci sono stati dubbi: Ravioli fritti di castagne, zabaione al caffè e loti per tutti.