Ribassi quasi insignificanti
Salgono Unitedhealth, Visa e Nike. Scendono Chevron, Exxon ed IBM. Sul Nasdaq precipita Qualcomm dopo la trimestrale.
Al momento sembra che Wall Street voglia concedersi un momento di pausa. Beh! Sarebbe anche fisiologico, visto la straordinaria cavalcata del mese di ottobre, al momento, però, anche le sedute che terminano poco variate non sono per nulla noiose.
Oggi, ad esempio, l’indice Dow Jones, dopo un iniziale rialzo, ha subito un forte ritracciamento, ma quando in molti si erano rassegnati ad una seduta estremamente negativa ecco che improvvisamente tornavano gli acquisti. Azzerate le perdite si cominciava ad andare sopra e sotto la linea della parità fino al fixing.
Due dati macro estremamente contrastanti, sono aumentate più delle attese le prime richieste di sussidi alla disoccupazione, ma è salita anche la produttività ben oltre il consenso.
Chi non si è smentito è l’oro, il cui prezzo è calato per la settima seduta consecutiva, il petrolio invece è tornato a scendere trascinando al ribasso le aziende del settore.
Nuovi record storici per Visa, Amazon e soprattutto Facebook che ha comunicato una trimestrale davvero sorprendente.
Dow Jones (-0,02%) sul podio Unitedhealth (+1,39%), Visa (+1,16%) e Nike (+1,15%)
Lasciano sul terreno oltre un punto percentuale Chevron (-2,29%), Exxon (-1,36%) ed IBM (-1,23%)
S&P500 (-0,11%) svetta Facebook (+4,64%) davanti ad Amazon (+2,29%) e Devon Energy (+2,19%)
Precipita Qualcomm (-15,25%) dopo una trimestrale in linea, ma un outlook estremamente prudente, pesante ribasso anche per il titolo del comparto biotech Celgene (-5,28%) ed in calo ancora Time Warner (-3,84%)
Nasdaq (-0,29%) volano Autodesk (+9,79%), arrivato ad un soffio dal record storico, e Vimpelcom (+8,80%), rimbalza anche Keurig Green Mountain (+3,36%)
Crolla SBA Comm (-6,70%) anche se la chiusura è avvenuta molto distante dal minimo di seduta, ennesimo calo per Micron Tech (-5,33%) e torna a scendere Mylan (-3,84%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro