Con il XX secolo la nostra società ha vissuto, e continua a vivere con l’ingresso nel XXI, una serie di modificazioni in tanti e diversi ambiti della vita sociale, economica e culturale; così, dalle piccole e sparute comunità agricole di una volta, si è passati alle grandi conurbazioni di milioni e milioni di individui “coatti nella convivenza” come recita il testo di una canzone di Franco Battiato.
L’altra faccia della medaglia di tutte queste modificazioni che hanno investito ogni ambito della vita delle comunità è, paradossalmente, un diradarsi dei rapporti umani fra individui inseriti in un contesto così frenetico e spersonalizzante anche in quanto sovraffollato, cosa che ulteriormente induce tutti noi ad una sostanziale indifferenza verso gli altri, siano essi i vicini di casa o i soliti volti che vediamo tutti i giorni dal salumiere.
L’idea è nata a Bologna lo scorso anno: creare un gruppo Facebook popolato dagli abitanti di una strada che prima non si conoscevano. Adesso l’iniziativa è approdata anche nella provincia di Napoli, a Torre del Greco, dove Angelo Buonincontro ha creato il gruppo “Social Street via Roma”. Un’idea molto chiara quella del sig. Buonincontro che spiega: “Basta pensarci un attimo e ci rendiamo conto che nel quartiere dove viviamo o lavoriamo non conosciamo quasi nessuno – constata Angelo - e magari ci sta qualcuno che ha bisogno di noi o viceversa. L’obbiettivo è proprio quello di partire dal virtuale e mettere in contatto persone che possano aiutarsi ed essere un po’ meno sole. In una Social Street – prosegue – si può fare davvero di tutto in ogni ambito: proporre un’azione comune, creare lavoro, ecc”.
Un’iniziativa sicuramente meritevole che spinge le persone ad incontrarsi, conoscersi, ad uscire dai salotti di casa propria e ad abbandonare (o ad utilizzare meglio) pc e profili Facebook, per una rimpatriata dove ci si guarda negli occhi e magari, ci si da anche una mano l’uno con l’altro.