Magazine Mondo LGBTQ

A Napoli “Hermes” contro l’omofobia

Da Psicologiagay
 

Dopo una serie di iniziative di sensibilizzazione contro l’omofobia (tra cui un convegno tenutosi l’ottobre scorso, e alcuni progetti elaborati nelle scuole) parte a Napoli il progetto “Hermes“, grazie alla collaborazione dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” con l’University College Dublin School of Social Justice, e una serie di organizzazioni del terzo settore italiane e straniere, tra cui l‟Arcigay “Antinoo” di Napoli.

A Napoli “Hermes” contro l’omofobia

Photo credit: franco angeli editore

Obiettivo del progetto (che oltre a Napoli verrà realizzato anche Madrid e Dublino, per una durata di due anni) è quello di formare medici, forze dell’ordine, avvocati, insegnanti al riconoscimento, alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni verso le donne e la popolazione LGBT.

Qui di seguito riportiamo il comunicato stampa relativo all’avvio del progetto:

<Hermes: linking network to fight sexual and gender stigma”, una esperienza importante per la città e per il Mezzogiorno per sensibilizzare la cittadinanza ai problemi della violenza omofobica e transfobica. Nei prossimi due anni, a Napoli, Madrid e Dublino, medici, forze dell’ordine, avvocati, insegnanti saranno formati al riconoscimento, alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni verso le donne e la popolazione LGBT.

Il progetto, finanziato dall’Europa per circa quattrocentonovantamila euro, è stato presentato ed è condotto dal l‟Università degli studi di Napoli Federico II Dipartimento di teorie e metodi delle scienze umane e sociali, con l’ University College Dublin School of Social Justice, insieme ad organizzazioni del terzo settore italiane e straniere, tra cui l’Arcigay “Antinoo” di Napoli.
«Nell’ambito del Programma Daphne III dell’Unione Europea è stato finanziato un importante piano di prevenzione dello stigma sessuale e di genere», dichiara il prof. Paolo Valerio, supervisore scientifico del progetto, «L’attenzione che l’Europa dà ai temi dell’omo/trans-fobia, della violenza di genere, del bullismo omofobico è un segnale fondamentale, forse indice della necessità di cambiare lo status quo relativo alla discriminazione nei confronti delle “diversità” sessuali e di genere. Università, Associazioni ed Istituti di ricerca nazionali e internazionali lavoreranno insieme per un obiettivo comune: stringere la maglia protettiva per le vittime di queste forme di discriminazione
«Hermes renderà visibile l’impegno delle amministrazioni nella diffusione della conoscenza delle questioni LGBT: l’attenzione a politiche che garantiscano uguaglianza per le persone LGBT ha assunto centralità nel legittimare le azioni dell’amministrazione cittadina», afferma il prof. Fabio Corbisiero, componente dell’esecutivo dell’Arcigay di Napoli, «progetti come questo sottolineano la necessità per le persone LGBT di veder riconosciuta la propria identità, squalificata da pregiudizi diffusi, con le amministrazioni garanti di un territorio rispettoso delle differenze e delle minoranze, che offrono tra le principali risposte la ricerca scientifica declinata in ottica plurale‟. In tempi di riduzione delle risorse pubbliche, è proprio un ambito a bassa legittimazione come questo a rischiare maggiormente la marginalizzazione e l’invisibilità».

Per altre informazioni:Redazione di bullismoomofobico.itUniversità degli Studi di Napoli “Federico II”Dipartimento di Scienze Relazionali “G. Iacono”Via Porta di Massa,1 80133 Napoli, Italia

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :