“Dopo il Natale del ’96, esattamente il 2 gennaio, sette giorni dopo, tutta la marineria si mise in moto, si tornò in pesca. Già dalle prime cale si notò qualche cosa di strano perché nelle reti andavano a finire delle cose che di solito non si pescano, come scarpe, jeans, pantaloni, magliette e quant’altro… tutte queste cose sono molto strane. Poi, dopo qualche giorno abbiamo saputo che in paese si diceva che qualcuno aveva pescato anche dei tonni, ancora più strano perché non si pescano tonni nelle reti a strascico né tantomeno in quel periodo. Poi capii dopo un po’ che quelli che diicevano di aver pescato dei tonni non erano dei tonni, ma dei cadaveri, dei cadaveri in decomposizione”
Salvatore Lupo, pescatore di Portopalo
Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre 1996 la F174 è affondata nel Canale di Sicilia, nelle vicinanze di Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Sono morti in 289, in maggioranza provenienti da India, Pakistan e Sri Lanka. La più grande sciagura navale nel Mediterraneo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Dalla metà degli anni ’90 ad oggi nel Mediterraneo sono morte annegate tra le 15.000 e le 20.000 persone.
(Via Militant)