contro lo sfavillio di luci
che stride col dolore
del mondo.
Uno schiudersi di labbra
a lambire sorrisi
per celare
infinite solitudini,
perchè sorridere è d’obbligo
a Natale.
Ed io cammino dentro il dissesto
umano
che sa di vuoto
e di speranze
vane
Anna
Ed io lo so, ne sono certa: per una volta che Gesù nacque,
mille volte muore negli abusi di potere,
nell’infanzia violata,
nel padre di famiglia disoccupato,
nel giovane senza futuro,
nella presunzione di essere i migliori,
nella negazione dei diritti umani…
Mille volte muore nell’indifferenza all’altrui dolore..
Nel mal costume,
nella disonestà,
nelle false promesse,
nel cinismo,
nelle mezze verità….
Mille volte e ancor di più
nei facili sconti di pena
o nella pena ingiusta,
nel ricco che ruba
e nel povero che ha poco o nulla…
Mille e mille volte ancora muore
nei dogmi della chiesa,
nell’ipocrisia di chi, di fronte all’altare si batte il petto
con la mano aperta e poi, fuori,
la stessa ritrae, negando calore…
Infinite volte Gesù muore.
E nel presepe vivente non più pastorelli, pecorellle e Re Magi,
ma uomini disperati e soli, iene e annunciatori di catastrofi
o di illusorie verità.
E nel presepe vivente non c’è più amore
e Maria vuole restare sola
e spesso Giuseppe domanda ragioni,
e un bambino solo si inventa una nuova realtà.
Ed anche io ogni giorno muoio un pò,
incapace come sono di sorridere ancora,
impotente di fronte all’umano dolore.
Solo vorrei trovare il senso di quella Nascita
e farlo mio.
Anna.